La bionda in "Rossa e aragosta"


Eccomi qui,ormai scrivi più post di quante lentiggini e nei abbiamo sparpagliate per le schiene,mi hai rubato il post sulle vesciche di cui anch'io sono fan affezionatissima,nonstante mi sia comprata bel bella quelle scarpettine tanto carucce e tanto a pallini Monroeiani..
Stasera a cena da mamma ci siamo state,si,e tutto sembrava tornato alla norma,compresa figlia Rouge che urla "Nonno è tornato felice!!",la mia frittata di pasta è stato un tentativo vano e malriuscito di fare qualcosa con un sapore e un aspetto decenti..ma chissefrega direi no?L'importante è aver ricominciato a parlare vosrticosamente di mille argomenti mille,non finirne nemmeno uno e lasciarci un pò sollevati un pò dispiaciuti.
Il titolone del post è dedicato alla mia capigliatura,che dimenticammi di dire diventò rossa fulgida come una bouganville,e per la mia carnagione con nouances aragostiane che mi regalò la bicicletta trasportatrice di culone nelle ore indecenti del pranzo rovente,per lasciarmi davanti la piscina ormai diventata adoratissima.
Ah,sono disoccupata a tempo pieno,e prima di distruggermi il cranio agli spigoli di casa,me la godo andando in piscina ognidì e facendo all'amore in orari ormai dimenticati,con il sole!!

Beh,cara spiluccatrice di frigoriferi,presto ci daremo il cambio in quell'andirivieni a Scanno,a vivere una vacanza che in questi mesi era diventata chimera irraggiungibile,ed ora,serena prospettiva.

Le mie giovani ma malconcie gambe chiedono ghiaccio o appenditura urgente,mi dileguo come un ladruncolo da quattro soldi e bacio le mani con Al Pacino nel cuore.

C'avrei da raccontare centomille cosarelle ma come si dice nel fulgido Abruzzo "non me ne tè"
Bonnenuit cherie,a bientot.
(scicchissimo il congedo in fransuà no?)

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