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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Donne

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Mi sorprendo sempre più spesso a guardare le donne. Prima pensavo che un bell'uomo fosse come una bella donna, da osservare ed ammirare, punto. Ora mi capita di pensare che una donna bella sia più bella di un uomo bello. L'armonia di una femmina, le sue curve, i suoi dislivelli, i profili dolci, le punte dei capelli, le pance appena accennate sotto al cotone delle magliette, le borse messe a tracolla, il passo veloce ed incerto, i fermagli scesi fra i ricci indomiti, il gesto lento di allacciarsi una camicetta, il soffio che fanno sulle loro unghie per asciugare lo smalto, l' espressione che assumono mentre aspettano l'autobus, quando fanno la spesa o tengono per mano i loro bambini, tutto di loro mi incanta. La bellezza di una femmina mi appare più piena, complessa, ricca ed articolata rispetto a quella di un uomo. Avvicinarmi ad una donna e sbirciarla, osservarne i movimenti, guardare il modo che ha imparato per spostare la sua bellezza nel mondo, per fare un p

Apologia della banana

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Amo mangiare le banane. Sono però molto esigente in fatto di banane. La banana perfetta per me, deve essere necessariamente: poco matura ma non eccessivamente acerba, grande e soda, di due marche specifiche, tutte le altre, prive di tali caratteristiche, purtroppo non riesco proprio a mangiarle. La banana però è infida: esiste un momento preciso per mangiare la banana giusta e spesso questo momento rischia di sfuggirmi. Compro la banana quando è ancora verde, la sistemo nella fruttiera, ogni tanto le passo vicino e le lancio un'occhiata vogliosa, "troppo presto" mi dico, "troppo immatura ancora", "devo attendere". Non capisco mai come succeda, ma improvvisamente, passandole nuovamente vicino, mi accorgo che è drammaticamente troppo tardi e non posso più mangiarla. La banana oscilla, in un leggero squilibrio temporale, dall'essere troppo verde, ad essere eccessivamente matura. La banana immatura è acerba, allappante, ingrippa i denti, entr

La dieta dimagrante

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La dieta dimagrante è quella cosa che inizi a fare quando hai toccato il fondo della tua autostima, quando ti schifi guardandoti nelle fotografie e ti saltano i bottoni dei jeans, intraprendi la dieta nel momento in cui ti si slabbrano le cerniere, scuciono le gonne, o quando alzi un braccio per salutare qualcuno e subito sguscia fuori la pancia che tenevi segretamente acciambellata sul tuo torace. La dieta è privazione, rinuncia, riduzione, eliminazione, già questo sarebbe sufficiente a renderla odiosa, tutti vorremmo poter aggiungere, abbondare, esagerare nella nostra vita con le cose goduriose, con il buon sapore, con il conforto di qualcosa di piacevole, toglierle e limitarle ci getta in una situazione di punizione, di mancanza. La dieta è quella cosa che nessuno ti aiuta a portare avanti, tutti intorno ti dicono:" ma stai benissimo ANCHE così" oppure: "ma mangia che ti frega!" e tu ti senti in imbarazzo a rifiutare piatti appena preparati, torte di compleann

Puzze e fastidi

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C'è una situazione specifica che mi fa sentire a disagio, mi mette in ansia, mi avvilisce in senso evoluzionistico. Esiste un fatto, un accadimento, una vicenda, che è sempre assolutamente spiacevole quando mi capita: entrare in un bagno, specie quello del posto in cui lavoro, che maleodora. Non sopporto aprire la porta della toilette ed essere investita dall'olezzo fastidioso per le mie nari, non tanto per me e le mie nari appunto, quanto perché immagino che quelli che verranno dopo, i posteri, individueranno me come l'origine di tale maleodore e questo non mi piace. Non sopporto uscire dal bagno, sorridere alla collega e lasciarla entrare in un luogo puzzolente, sapendo con certezza che sei secondi dopo penserà: " oh mamma mia benedetta senti che puzza ha creato questa Silvia, chi se lo sarebbe mai aspettato". Non sopporto essere incolpata di qualcosa che non mi riguarda, non mi tiro indietro quando mi mettono sul banco degli imputati per qualcosa che ho

Il momento esatto

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Amo il momento esatto in cui: Mi sveglio e mi guardo mentre metto i piedi a terra. Trovo una cosa che cercavo da mesi esattamente dove l'avevo cercata per mesi. Rimando dicendo:" ci penserò dopo". Trovo parcheggio. Arriva lo stipendio. Ho un intero giorno di ferie davanti a me. Sforno la torta. Mi siedo per guardare un film in solitaria. Timbro l'uscita dal lavoro. Mi sento così bene che correrei. Riesco a rinunciare ai carboidrati. Mi rigiro nel letto assaporando il cuscino. Fuori piove e noi siamo dentro. Faccio un bellissimo sogno. Scrivo sul mio moleskine con la penna. Compro un libro che mi piace. Passeggio senza meta. Mi sveglio di soprassalto pensando che sia troppo tardi e poi mi ricordo che è sabato. Il sole asciuga i miei panni stesi. Accendo il diffusore di essenze. Mi fanno davvero il cappuccino con la schiuma. Mi scaldo le mani davanti al camino di mamma e papà. La psicologa accetta di prendermi in terapia per un anno. Il parru

Quel tempo

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Quel tempo della mattina presto quando l'aria è frizzante e piena degli odori della stagione, del profumo dei forni, del vento carico di promesse, io non ce l'ho. Quel tempo che è ancora presto e puoi fare cose bellissime come sederti e bere un cappuccino, fare la cacca senza contemporaneamente, allacciare le scarpe ai tuoi figli o scolare la verdura per la sera, io non ce l'ho. Quel tempo vuoto e lento, senza appuntamenti, pieno di possibilità da vagliare, quel tempo da riempire con una passeggiata in centro, un libro su una panchina, una corsa al parco, la visita ad un museo, una mostra di pittura, dello shopping consolatorio, una fuga al mare, del sesso con l'amante, un massaggio in un hammam con un'amica, io non ce l'ho. Quel tempo dopo aver portato i figli a scuola, quando hai ancora i capelli spettinati dalla notte, quando non c'è trucco sul tuo viso, quando i muscoli sono molli di sonno e gli occhi pieni di sogni, quel tempo per decidere cosa ess