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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Caro Babbo Natale

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Caro Babbo Natale, è moltissimo che non ti scrivo, non ho memoria dell'ultima lettera che ti scrissi, ero certamente una bambina. Chissà cosa ti ho scritto in quella che non sapevo sarebbe stata l'ultima lettera, chissà cosa desiderassi, che faccia avessi mentre ti scrivevo, chissà quanti denti avevo già cambiato, se avessi le maniche sporche di muco perchè me le passavo sempre sul naso quando ero raffreddata. Sono passati molti anni ma non ti ho mai dimenticato, per me è ancora più assurdo pensare che tu non esista piuttosto che credere al fatto che tu sia una bugia degli adulti. Da grande ho insegnato ai miei figli ed ai miei pazientini a scriverti presentandosi, parlando di sè, confidandosi, cercando di impegnarsi per un futuro miglioramento degli aspetti del proprio carattere che giudicavano meno belli, meno edificanti, meno corretti. Non deve essere mai una lista delle richieste,dicevo loro, sarebbe così brutto fare questo con te. Oggi però credo di aver cambiato i

Qualcosa su mia madre

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Cara mamma ho pensato che so' boni tutti a scrivere una lettera strappalacrime dopo la morte di un proprio caro. Che poi quel proprio caro facendo così non la leggerà mai sta lettera strappalacrime, allora mi sono detta, perchè non scriverla adesso questa cosa che voglio dirti madre? Allora ecco la tua lettera mammina bella, è già iniziata due righe fa, continua così: da quando ti conosco mamma, ti vedo correre, sei un caterpillar, una furia umana che si incolla pesi e preoccupazioni, e continui a correre senza pausa. Un mattina all'alba mentre ancora dormivo, mi hanno svegliata i tuoi singhiozzi, era un suono straziante che mi ha strappata al sonno, un suono che non potrò dimenticare, non trovavi le chiavi della macchina, che poi tu non le trovi quasi mai le chiavi della macchina ma neanche quelle di casa, nè quelle del portoncino, manco quelle dalla cassetta della posta trovi mai, ma quella mattina piangevi disperata perchè i bambini dell'asilo ti stavano aspettand

Vecchi punti

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Ho ritrovato una vecchia agenda del 2013, su alcune pagine c'erano dei punti scritti da me con la penna nera, si trattava di alcuni Voglio, erano questi: 1)Stivali neri alti con tacco 2)Frutti di bosco freschi 3)Fare meringhe con i miei bambini 4)Montare della panna fresca 5)Andare ad una mostra 6)Vedere film e film e poi altri film 7)Dimagrire 8)Nuotare, asciugare il grasso, diventare più leggera 9)Fare dei colpi di sole color tabacco o nocciola 10)Manifestare per una cosa importante 11)Comprare una poltrona con una luce a piantana da direzionare sulla poltrona e sul libro che leggerei sulla poltrona 12)Innamorarmi ancora 13)Mandarlo finalmente a fare in culo 14)Viaggiare 15)Vedere Parigi, voglio vedere Parigi, respirarla, scoprire cos'è davvero 16)Comprare un buon paio di occhiali da sole 17)Andare in libreria e prendere tutti i libri che vorrei e sistemarli nella libreria in rovere color miele che ancora non abbiamo costruito 18)Costruire la libreria in

Il prossimo Natale

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Certi giorni è quasi Natale, non te ne eri accorta davvero eri troppo distratta. Ti svegli e ti si cappotta ogni giorno passato, si riscrive da solo ed ha altri colori, altre forme, avevi visto male, eri fuori fuoco completamente. Non avevi saputo vedere sul serio, ti sei semplicemente sbagliata. La casetta rossa fa dei progetti bellissimi, vuoi partecipare, portarci i tuoi figli, accendono il forno in mezzo alla Garbatella e la gente può andare a cuocerci i propri piatti, puoi lasciare un pasto sospeso ed intanto può andarti per traverso il tuo, senza preavviso. Puoi scoprire un dolore che non ti ricordavi, si come un dolore di denti sparso in tutto il corpo, ma forse più come un dolore di calci, di botte, di lividi in faccia e nausea amara. L'incredulità è talmente violenta che ti lascia zitta, curva, giri per casa con un pianto disperato che sale ad onde ed a conati, ma di fondo provi un senso di liberazione, se di questo si trattava, questo dolore non ha dignità, non