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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Io in:"Sto invecchiando..."

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Sto invecchiando,sto inesorabilmente,silenziosamente,subdolamente invecchiando. Ormai è innegabile,vi spiego perchè e come me ne sono accorta in questi giorni d'autunno: -Perchè la digestione dei peperoni a cena, inizia a risultarmi difficoltosa -Perchè oggi non mi prenderebbero mai in qualsivoglia accademia di danza per diventare una ballerina professionista(lì,direte voi,ci sono anche altri motivazioni che balzano all'occhio,ma vi pregherei di restare sul tema) -Perchè la pelle del viso,specie nella zona intorno agli occhi e sulla fronte,non è più tesa come prima e soprattutto non ha quell'aspetto pieno e vivo,sembra spenta,ruvidina,avvizzita. -Perchè ho un mal di schiena perenne -Perchè non sopporto più il rumore,le luci forti e la confusione -Perchè mi infastidisce la maleducazione e la gente che urla -Perchè ho sempre troppo freddo o troppo caldo -Perchè non riesco più a masticare come prima -Perchè non passerei mai più una notte in discoteca nemmeno se mi pagassero(ov

Io in:"Preghiere e soffitti..."

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Mio figlio maschio grande,mentre gioca a prendere il caffè con mio figlio maschio piccolo(il quale ripete:"a pappa a pappa"e beve per finta da una costruzione rovesciata),mi dice:"sai mamma che ieri sera stavo parlando con Gesù?" "Ah sì?davvero?ti sentivo confabulare piano mentre cercavo di addormentarti,quindi pregavi" "No mamma,non pregavo,ci parlavo proprio" "Ah scusa,e cosa vi dicevate?" "Gli chiedevo un sacco di cose" "Bene,e cosa gli chiedevi tesoretto?" "Domande così,diverse,tipo perchè certi hanno i capelli ricci ed altri no,perchè delle persone stanno male o non hanno da mangiare,se Babbo Natale mi porta lo schifidol,se avremo un altro fratello magari una femmina,una fratellina" "Molto interessanti queste domande amore,e lui cosa ti ha risposto?" "Non lo sò mamma,non ci ho capito niente,c'era il soffitto in mezzo ed io non capivo lui e lui non capiva me".

Io in:"Differenze terza parte..."

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Lui e lei sul divano,lui ha lo sguardo un pò vacuo e la postura da stracchino nelle vaschetta bianca,lei mezzo raggomitolata al suo fianco,le gambe raccolte,i piedi scalzi,l'atteggiamento civettuolo,le mani che gesticolano,la testa reclinata da un lato. Ella dice quasi tutto d'un fiato:"sai amorino,per il matrimonio di Sara e Giovanni,mi piacerebbe indossare una specie di tunica,sai tipo un velo unico tutto morbido,che cada leggero sul mio corpo,e magari metterci sotto quei sandali beige e farmi una pettinatura tipo ancella,orecchini pendenti d'argento e d ametista,un trucco appena visibile e quella borsetta che mi ha regalato mamma,quando si sono sposati Gino e Manuela,poi vorrei prendere degli abitini semplici anche per i bambini,sai quel genere un pò dandy con pantaloni in fresco di lana,camicie azzurro polvere,scarpe blu scuro,e per te magari un bel completo nuovo,è ora che ti compri un vestito nuovo tesoro,magari grigio perla o grigio antracite,e quella mattina mi

Io in:"Prime misurazioni..."

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Momento della messa del pigiamino serale,io afferro il grande perchè più a tiro rispetto al piccolo arrampicato sulla grata della cucina come un geco estivo,lo spoglio ed ascolto tal comunicazione:"mamma sai,io ho un pisellino che cambia,non è sempre uguale." "Si,i pisellini fanno di questi scherzi,sono fatti così,un pò incostanti sai" "Il mio di più,perchè se dondola tanto è piccolo e morbido,se dondola medio è un pò grande,se non dondola per niente è enorme e durissimo". "..." Certe sere,i commenti di una madre stanca,su un argomento tanto delicato,potrebbero generare confusione,pertanto ho deciso per un timido silenzio.

Io in:"Differenze seconda parte"

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Domenica mattina ore 11.00 circa,casa italiana media,stipendi da fame nera: Lei ha già: sconvolto i letti,aperto le finestre,messo cuscini, piumoni e lenzuola sul davanzale in bocca al sole,preparato la colazione,messo sù il caffè,imburrato il pane,reciso due fiori dal vaso del balcone e messi al centro della tavola,cambiato pannolini,tolto i pigiami,lavato i bambini,spolverato la libreria,avviato il sugo e l'arrosto per il pranzo con la suocera,steso una lavatrice di panni bianchi,caricata con pretrattamento,una colorata,sprimacciato i cuscini del divano,passato l'aspirapolvere,lavato le tazze,rinfrescato i pavimenti con straccio umido ed essenza di lavanda,cantato una canzoncina ai bambini irrequieti,si è lavata,vestita e pettinata,ed ora sta annaffiando le piante. Lui ha già:fatto la cacca ed ha appena terminato di farsi la barba,sfregiandosi le guance come al solito.

Io in:"Quasi sempre..."

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Girovagando per il parco,mentre traino il dolce peso dei miei figli abbarbicati sul passeggino arancione,(corredato di patacche ormai non riconducibili più a nulla di terreno)mi sento confessare dal figliolo grande: "Mamma,guarda quel cagnolino come zoppica poverino,lo sai che quando vedo un cane che zoppica od un vecchietto che cammina con quei bastoni,mi sento male?mi fa male proprio qui"e si indica il cuore. "E' normale tesorone,succede spesso,sai nella vita ci sono un mare di cose belle ma anche molte cose brutte che ci fanno star male" "e allora?" "e allora cosa?" "come posso fare a mandare via questo colpo al cuore?" "credo che ci si debba fermare un attimo,sentire questo dolore e poi alzarsi ed andare avanti,sempre sempre avanti,sempre" "quasi sempre..."

Io in:"Il sedile posteriore..."

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Molti luoghi dell'infanzia ti restano addosso con violenza anche tantissimi anni dopo,quando ormai sei adulto o addirittura vecchio,molti luoghi restano conservati dentro di noi,ed ogni tanto ritornano insieme ai loro odori,ai loro colori,alle sensazioni che ci regalavano un tempo. Se penso al luogo che più vorrei rivivere,toccare,godere,però,trovo sempre lo stesso,immobile e bello com'era allora:il sedile posteriore della macchina di papà. Il sedile posteriore della macchina di papà era in simil-pelle color nocciola(mi verrebbero altri termini a far da esempio,ma non mi pare il caso visto il tono nostalgico del post),pertanto gelido d'inverno e bollente-appiccicoso d'estate(se portavi i calzoncini corti rischiavi escoriazioni di terzo grado). Il sedile posteriore della super-cinque modello base base(neanche base per altezza,non sia mai)era morbido,accogliente,io e mia sorella ci rannicchiavamo nelle sue pieghe sbrindellate e giocavamo,mangiavamo,ci toglievamo le scarpe

Io in:"Via Crucis..."

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I°Stazione:Via del praticello fiorito in Maggio,entro in macchina,mi guardo nello specchietto retrovisore e mi devo arrendere alla triste realtà,quella lì riflessa sono proprio io. Le occhiaie sfiorano la zona narici,la pelle ha l'aspetto di un lenzuolo preso in bocca da una mastino e ciancicato con foga canina. Il pallore è preoccupante,abbacina come neve al sole,i capelli appaiono come il pandoro sul termosifoni nei tempi d'oro. II°Stazione:bretella Roma-L'aquila,mi pettino la chioma con spazzola ragno gialla-dentini smozzicati,i capelli reagiscono con un violento stato elettrico pericoloso per la salute(devono stare lontano dal mio autoveicolo i portatori di by-pass e pacemaker). III°Stazione:Via Tiburtina,inizio a stendere il fondotinta ed il copriocchiaie di due toni sotto al mio,ovvero color porcellana-uova di Fabergè o tristi pierrot sui letti d'un tempo. IV°Stazione:Via Tiburtina solo un pò più giù,picchietto la cipria impalpabile, ottima texture(ma che signific