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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Immagini di Luglio

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Era l'alba, un uomo giovane pedalava sulla sua bicicletta leggera, dalle ruote grandi, la scocca sottile ed elegante, era mattina presto e noi già correvamo nelle nostre macchine sporche. Lui pedalava, aveva un completo elegante, giacca e pantaloni grigi scuri, opachi, la camicia bianca e la cravatta bordeaux, calzava scarpe nere, dure e belle, pedalava concentrato ma non affaticato, aveva gli occhiali scuri per difendersi dal sole fresco di un Luglio instabile, pieno di pioggia e nuvole e vento. Pedalava rapido e preciso, mantenendo una rotta sicura, non vacillava, il suo incedere era chirurgico netto, la giacca si apriva nel vento del suo sforzo naturale, i lembi svolazzavano scoprendogli la pancia ed il torace tutto, era un uomo e correva nel senso contrario al mio. Chissà dove andava con quella bicicletta e quel vestito. Chissà chi lo aspettava, come era vestito anch'esso, se lì dentro faceva un caldo micidiale, se gli aveva preparato una buona colazione oppure l

Auguri amica mia.

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E' alta, secca allampanata, bionda e con i ricci biondi, ha lo sguardo azzurro, è sincera come l'acqua di montagna, le puoi affidare qualsiasi segreto, lei lo custodirà, le piacerebbe leggere di più ma non ce la fà, le piacerebbe uscire di più ma non ha tempo, le piacerebbe parlare al telefono ma non telefona quasi mai, non sopporta le smancerie, odia i tradimenti, la tecnologia l'atterrisce, non riesce a scegliere se non con tempi lunghissimi e strazianti, ha due figli:una femmina scura dagli occhi scuri, i capelli scuri e la tenerezza visibile e tanto concreta da sembrare un oggetto, l'altro è maschio, biondo, chiaro, con gli occhi chiari ed una promessa di bontà che siamo tutti sicuri, manterrà per tutta la sua vita. E' divertente e quando mi fa ridere mi fa ridere un casino, ha le mani più vecchie di lei perchè non si fà lo scrub, non si stende la crema, non si massaggia. Lei non si mette mai le gonne anche perchè sua nonna le diceva che stava meglio con i p

La mattina

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La mattina il sole mi sveglia, piccoli cerchi caldi sulle caviglie, sulle unghie scure di smalto lucido e femmina, sull'ombelico che batte di sangue, sulle braccia lunghe, sul collo pallido, sul seno liscio come olio. Apro l'aria che viene dall'orto, è ancora fresca e limpida, umida di notte e brina, di pomodori ed uccelli, e strappi di nuvole nuove, che ricambiano quelle di ieri ormai vecchie. La mattina spalanco la luce del giorno e mi ci riempio la faccia, annuso fuori e mi sembra di trovarci un pezzo di mare. Respiro l'aria sedendomi sul letto, impulsi e spinte mi lanciano in piedi, mi pizzica la voglia, mi fa vibrare il desiderio. Sono confusa la mattina, perchè sento la consistenza dell'acqua, la promessa di un nuovo giorno che poi non viene mantenuta ma è pur sempre una promessa, e le promesse si sa, non si mantengono quasi mai. La trama dei miei vestiti, il battito del mio cuore, il caffè sul fuoco, la croccantezza dei biscotti, il balcone pieno di ar

Vorrei regalarti un cane

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Vorrei regalarti un cane perché ti segua ovunque, ti insegni la pazienza ed il rispetto, il dare senza l'aspettarsi nulla in cambio se non un grattino fra le orecchie. Vorrei regalarti un cane perché ti sia fedele sempre, ti annusi, ti mostri cosa significa amare senza paura di perdersi, concedersi ed offrire la propria pancia ed il proprio collo, indifesi e fiduciosi. Vorrei regalarti un cane cucciolo che cresca con te, che tu possa accudire ogni giorno, in un insieme di gesti che lo renderanno grande e forte, un cane che tu possa difendere dai cani cattivi, dalla gente orrenda, dal pericolo. Vorrei regalarti un cane con il naso bagnato ed i peli da spazzolare, un cane che ti annusi mentre dormi e che riconosca il tuo odore sulle cose e fra i cuscini. Vorrei regalarti un cane che ti riempia di feste appena rientri a casa dopo il lavoro, che ti lecchi le mani e ti scondinzoli intorno allegro e molesto come la gioia bambina. Vorrei regalarti un cane grande che con le zam

Dove

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Ad un semaforo lungo della via Palmiro Togliatti, pensavo: "chissà dove..." Chissà dove morirò. E' importante sapere come e perché si muoia, ma il dove non lo considera mai nessuno, ai più sembra un argomento secondario. Col cavolo che è secondario. Pensa se ti si ferma il cuore mentre guidi un pulmino portando in gita 60 bambini dell'asilo, oppure mentre sei assisa su una lavatrice in centrifuga facendo sesso selvaggio con i muratori del vicino di casa che sta ristrutturando l'appartamento. Metti che incontri il tunnel bianco mentre fai sesso selvaggio con il vicino di casa che sta ristrutturando e ti trovano i suoi muratori, insomma, il dove fa la differenza, credetemi. Potrei morire al supermercato in fila esibendo la tessera soci, schiacciata da un elefante fuggito ad un circo mentre mi chino per raccogliere cicorietta selvatica, in pizzeria finendo con la faccia dentro ad una margherita bollente, nuotando in piscina così tutti crederebbero che sto fac