Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Il tuo collo

Immagine
Mi capita da anni ormai, mi sembra di vedere il tuo collo fra la gente, provo un trasalimento, un brivido, penso "è lui, eccolo", poi salgo su con gli occhi, mi arrampico su quel collo sconosciuto con lo sguardo e poi scopro che no, non sei tu. Mi è successo in mezzo a mille persone sui marciapiedi, in paesini piccoli in vacanza, sull'autobus, in spiaggia davanti al mare, incrociando una macchina e pensando che alla guida ci fossi tu, che fosse proprio il tuo collo quello che stava dritto sopra al volante. Un giorno prima aveva la foga del ritrovarsi, un giorno prima conteneva tutta la premura di un nuovo incontro, l'urgenza di una mancanza protratta, sfuggita ad un controllo vacillante e rassegnato. Un giorno prima era raggiungere il tuo collo e starci, senza rumori intorno, senza nessuno, neanche nei sogni riesco a stare sola con te. Un giorno prima è la follia di svegliarsi nel buio ed iniziare a mangiare i chilometri per arrivare da te. Il tuo collo è tana

E' inutile

Immagine
Lei gli aveva detto senza averci pensato prima e tutto d'un fiato:"tu mi ami ma non sai amarmi quindi è inutile, io saprei amarti ma non ti amo più quindi è inutile". Si era alzata dal letto lucida e consapevole, stanca e svuotata, aveva guardato loro due come vedendoli da lontano e si, tanto amore passato e tanto amore presente era diventato inutile. Se l'amore non si poteva sentire addosso, se non cambiava nulla, se non aveva potenza e forza, se non si allargava ai pensieri, alle ossa, ai fatti di tutti i giorni, se non dava bellezza, se non concedeva tregua nè conforto, se non scaldava e consolava, se non proteggeva e non chiamava, se non reclamava e chiedeva, se non faceva rumore e disordine, se non stringeva le spalle e copriva le ferite, se non si appoggiava e lasciava appoggiare, se non custodiva e sosteneva, era amore inutile. E lei di questo amore inutile, non sapeva più cosa farsene.

Le donne a lavoro

Immagine
Le donne a lavoro sanno tutto una dell'altra, conoscono i suoceri, il saldo in banca, la ricrescita di peli e capelli, i voti dei figli delle altre,i debiti e le fatiche di ogni giorno, le donne a lavoro monitarono gli uomini e scandagliano le colleghe. Le donne a lavoro sanguinano, hanno mal di testa feroci, pensano a cosa preparare per cena quando arriveranno finalmente a casa, si appartano in un angolo per chiedere al telefono allla baby sitter se la febbre del piccolo è scesa dopo la tachipirina, si tirano il latte nei bagni del personale e lo gettano nel water, tengono nelle borse un calzino della loro bambina, adesivi dei mostri, pezzi di lego, assorbenti interni, rossetti, agende per dimenticarsi qualcosa, le donne a lavoro si guardano e guardano sempre. Le donne a lavoro non lavorano solamente, ti rimettono a posto un armadio vecchio e gli restituiscono un senso, si affastellano su una porta per decidere se mettere lo stencil di un gattino o di un coniglio e come metterl