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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Alle ragazze di Pola.

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Grazie ragazze perchè dopo 11 anni di lavoro insieme, verrò trasferita e non vi vedrò più tutti i giorni in quell'ambulatorio al pian terreno, quello con il portoncino marrone e le stanze colorate. Grazie perchè era bello trovarvi fra i parcheggi del quartiere trieste, la mattina presto presto con la faccia ancora ciancicata. Grazie per le colazioni ordinate da Peppe, per i cappuccini senza schiuma, per quelli con tanta schiuma, per quelli chiari e quelli scuri, quelli con il caffè caldo ed il latte freddo d'estate, per quelli bollenti d'inverno. Grazie per i pomeriggi infiniti quando fuori era già buio ed il richiamo di casa iniziava a stordirci le orecchie, grazie per le giornate lunghissime che si srotolavano sotto alle luci dei neon, grazie per quando faceva troppo freddo e si cercava di accendere le pompe di calore che funzionavano ad intermittenza, grazie per quando faceva troppo caldo e l'aria condizionata funzionava ad intermittenza, grazie per quando c'era

Diari e ricordi smarriti

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Lo svuotamento di una vecchia cantina mi ha consegnato un diario targato 1992-1993. Ha le pagine leggermente fiorate, come una vecchia mappa disegnata con toni delicati ed indecisi, ha l'odore dell'incenso che ho usato copiosamente negli anni seguenti. L'ho aperto poche sere fà e riletto fino a tarda notte. Quasi ogni pagina è riempita dai miei pensieri scritti con grafia tonda, ancora acerba, quasi tutto con inchiostro blu. Compivo 18 anni ed era l'anno della maturità. "studiare i diritti dei lavoratori. cena in campagna con te, notte abbracciati stretti, coccole fino al mattino, colazione in giardino con il cane acciambellato accanto a noi. La terzina, norme di emissione della voce nel canto. A cena da Italo e Vania nella loro casetta a Frascati, cucinato il pesce con il sale, brindato alle nostre due coppie. Partita a tennis con Anna e Luca, bellissima sfida. Pomeriggio ozioso, abbiamo portato il nuovo cucciolo in campagna, cucinato insieme e visto un film roman

La cucina di Santina

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In cucina da Santina, c'è quasi sempre il sole, è tutto ordinato e pulito, c'è un tavolino sul quale avvengono svariate attività, ed una vista a strapiombo sui pini. In cucina da Santina si fanno colazioni di cappuccini con la schiuma, di pietanze stagionali:panettoni, colombe, castagnole, cartellate fritte, ciambelloni senza lievito, caffè ristretti,cornetti del forno,tisane depurative. In cucina di Santina si fanno pasti anch'essi stagionali, a base di formaggio calabro e soppressata pizzitana, insalate in busta, pasta poco cotta e per lo più senza sale, polenta con le spuntature, insalate di riso e capresi a non finire. Nella cucina di Santina, gli avventori variano senza preavviso da un numero minimo di quattro ad un numero compreso tra il 20 ed il 30. In cucina da Santina si accumulano amici, vicini di casa, poveri e reietti, estetiste che ricostruiscono le unghie con il gel, madri quasi partorienti che si fanno la ceretta all'inguine, anziane che si misurano la pr