Post

Visualizzazione dei post da 2019

Un altro Natale

Immagine
Un altro Natale è già scivolato via, diventa lentamente un ricordo, ha delle immagini vivide, mi da sensazioni vicine e reali ma che ben presto sfumeranno, sbiadiranno, si piegheranno sotto al peso di altri giorni, altre emozioni, altre immagini. I regali nella nostra famiglia tutta, e come sono successi, mi hanno fatto sentire amata e questo mi ha profondamente consolata. La mia testa non torna normale, la mia testa brucia, tira, batte, preme, sotto ai capelli sento un gancio trascinarmi in basso, non percepisco bene la pelle, tutto è alterato, brividi, sensazioni di acqua gelata e poi scrosci e poi bruciore ed ustione, la pressione è potente e mi stringe giorno e notte, a volte ho la sensazione che una bocca mi stia soffiando aria fredda dentro al cervello. Il mio dolore colpisce sempre parti nuove del mio corpo e si sposta per azzannarne un altro ed in forma diversa, seguo questi attacchi di dolore e malessere, da una vita e le contrazioni mi scuotono viscere e pelle, orga

Non piange mai

Immagine
Arriva e non si ferma, colpisce a frusta la mia testa Stringe le mie costole e soffoca l'aria dentro Prosciuga la saliva, inaridisce un battito e controtempo lo spinge nella gola Troppo tardi troppo presto senza ritmo Contrae il movimento, abbrevia le direzioni Mi nausea il sonno mi attorciglia le lenzuola Il sudore si fa cupola fra i seni Ha un odore aspro Alza il volume, aumenta il rumore Ronza dentro le orecchie, intercetta i pensieri, li ghermisce e li piega Vizia le sensazioni, le vessa, le sradica Comanda e spinge Urla e dispone Stravolge, non mi è più riconoscibile il volto mio, gli occhi mi si fanno stranieri Frena i miei piedi, inciampa nell'andare con me Incendia le guance e dilata la pelle, piccole bocche nel derma cercano aria, il mio collo boccheggia Cerca tana, nascondiglio, conforto e tempo Cerca un tempo altro, cerca che passi, cerca che cambi dentro un'altra vertigine Vuole colori spinti fuori dal grigio e dalle luci morte e ved

NON VOGLIO ANCORA MORI'

Immagine
Non voglio ancora morire. Perchè: Non ho visto Parigi Non sono mai andata ad un concerto del Boss Non ho passeggiato per Bechèrel Non ho assistito ad un'opera lirica Non ho imparato a suonare uno strumento musicale Non ho seguito un buon corso di inglese Non ho preso il tram a Lisbona Non siamo andati nella commovente baita per festeggiare il nostro Natale Devo vedere almeno altri:281876464858580685 film Non ho ancora fatto il mio primo spettacolo teatrale Non ho visto i miei figli innamorati Non ho più fatto l'amore con te Non sono mai riuscita a mettere un euro da parte Non ho imparato ad accendere il fuoco Non mi sono difesa nel giusto modo Non ho dipinto quel quadro che ho in testa da un pò Sono felice Non ho ritirato le camicie dalla lavanderia Non ho danzato più con il mio gruppo di contact improvisation Non sono ancora diventata vegana Non ho ancora appreso il modo giusto per eseguire lo squat perfetto Non sono stata intervista da Gianni Min

La tua camicia

Immagine
Ti prenderei piano i lobi delle orecchie ma forse non così piano. Parlerei a lungo di tutto quello che non sai o che non hai saputo o che non hai mai voluto sapere. Passerei le mani aperte sul tuo viso lentamente, a prendere tutte e due le parti, in modo da costringerti a chiudere gli occhi. Quando avrai finalmente gli occhi chiusi, ti carezzerei le palpebre e le bacerei tutte. Tanti baci lunghi senza fretta, ognuno con un senso: uno per quello che siamo stati, uno per la rabbia, uno per l'amore, uno per il desiderio, uno per la delusione, uno per la distanza, uno per l'appartenenza, uno perchè tanto non cambia niente. Ti sbottonerei la camicia, e mi posizionerei per prendermi tutto il tuo odore che non ricordo più, lo inalerei nel profondo per riempirmene ancora la gola ed i polmoni. Quando avrai il collo libero dal tessuto della camicia, potrò soffiarci sopra il mio alito caldo, la mia attesa, la mia voglia di te. Carezzerei anche tutto il tuo collo come ho fatto c

Quando sarai capace di amare

Immagine
Quando sarai capace di amare non mi limiterò a saperlo, ma potrò sentirlo ovunque:nelle mani, sulle palpebre, lungo la schiena, nelle orecchie, sul collo. Quando sarai capace di amare non dormirò più sola. Quando sarai capace di amare non avrai più paura del mio amore e smetterai di respingerlo e difenderti. Quando sarai capace di amare potrai lasciarmi andare verso ciò che mi piace senza timore. Quando sarai capace di amare ti siederai con me sul divano ed i miei capelli addosso non ti spaventeranno più. Quando sarai capace di amare ti lascerai massaggiare da me e massaggerai il mio corpo con un respiro sereno. Quando sarai capace di amare libererai il mio amore da una prigionia lunga anni e lo lascerai raggiungerti. Quando sarai capace di amare potrai accettare i miei regali, anche quelli passati che hai voluto ignorare. Quando sarai capace di amare troverai buona la crostata che ti preparo e non cercherai cosa c'è che non va in ogni boccone. Quando sarai capace di

La pecora elettrica ed altre spine

Immagine
A tutti i codardi che approfittano della notte, dell'anonimato, del silenzio per dare fuoco alle idee ed alle speranze altrui che in nessun modo possono avergli nuociuto. A tutti i meschini che non hanno il coraggio delle proprie azioni ed agiscono come ratti o come furie senza alcun confronto nè una lotta reale. A quelli che ti difendono quando siete soli e poi davanti agli altri si ritirano e dicono che forse avevi capito male tu. A quelli che non scrivono e non si espongono ma si lamentano ogni minuto e molto di più rispetto a chi cerca di fare qualcosa per fare star meglio tutti. Ai kapò che sono più spietati, illogici, sciocchi del loro stesso capo, a quelli che provano gratitudine esclusivamente per motivi economici e per dimostrarla salgono sopra alle persone e dimenticano il rispetto per chiunque abbiano di fronte, escluso il destinatario della loro patetica gratitudine. A quelli che rubano i sogni degli altri, che distruggono i vetri dei loro bicchieri e strappano l

Quando ti arrabbi tu

Immagine
Litigio furibondo in abitacolo durante tre ore di traffico e sgarberie automobilistiche. Io subisco le urla come è d'uopo, di solito le aggressioni immotivate o violente mi rendono muta, se rivolte a me e non ad altri, non è un pregio e non lo scrivo perchè il lettore pensi che in realtà lo sia, è uno degli aspetti più brutti di me, davvero. Taccio quindi. Taccio nel restante tragitto, taccio mentre saliamo tutti in casa, taccio fino a che non andiamo a letto. Figlio piccolo mi raggiunge mentre mi sto sdraiando, si avvicina, mette la sua testa sulla mia spalla. "Mamma" "Dimmi Fili" "quando stai zitta tu, stiamo zitti tutti" "mmm, credo di aver capito ma perchè dici così?" "perchè se si arrabbia papà o Giacomo od io, si continua a parlare a fare le cose, a stare insieme, rimane tutto come sempre" "Cosa vorresti dirmi?" "che tu sei come il cuore per la circolazione, hai presente la circolazione?se non batt

Danza d'autunno e fame

Immagine
Ascoltando una canzone, una milonga de amor dei Gotan Project, accennando un tango in salone da sola, avremo sempre Parigi, due anni fa Venezia ed i seni e la testa in esplosione, i tuoi regali accatastati fra i cassetti e le attese, un vaso che ho appena comprato si è spaccato in mille pezzi, io non compro vasi, questo mi piaceva era color malva, non ho più voglia di annaffiare tutti quei quadrifogli spumeggianti, pieni di vigore, ho creduto al tuo amore invece tu lo chiami "non funziona" parlando di noi. Besame mucho e danzo in salone da sola, sta scendendo il buio, è presto ma fra poco sarà inverno, ho qualche linea di febbre, l'anestesia che mi faccio e mi dico "come sto bene, ma guarda come sto bene, incredibile, vedi sto benone", cosa ti lascio di me e di te io cosa prendo? Prendo quella sera, in agriturismo, tornare da te dal bagno, superare tutti ed arrivare da te. Ti ho creduto, non era vero, chiamami come vuoi ma non chiamarmi amore. Ho comprato

Qualcosa o niente

Immagine
Ad un uomo incapace di respirare da solo, i medici avevano chiesto:"preferisci ricevere un poco di ossigeno costante tramite una maschera oppure nulla?". Ad un bambino al parco era stato chiesto se preferisse giocare con il suo migliore amico almeno una volta a settimana oppure non rivederlo mai più. Ad un genitore era stato domandato se avesse preferito stare con il proprio figlio almeno ogni tanto piuttosto che niente. Ad un affamato era stato fatto scegliere fra mangiare poco o nulla. Ad un assetato avevano offerto un bicchiere di acqua fresca od in alternativa restare con la gola arsa e vuota per sempre. Ad uno scalatore di montagne ghiacciato dal vento freddo, era stato domandato se preferisse un maglione oppure restare all'addiaccio. Ad un corpo deprivato dal sonno era stata prospettata la possibilità di decidere se dormire qualche ora oppure non più. Ad un innamorato che chiamava la sua ragazza "amore mio", era stato chiesto di decidere se vederl

Amore mio punto

Immagine
La prima sera di freddo, la prima notte d'autunno. Sarei corsa da te con più fretta del solito, la smania di vederti allargare le braccia, infilarmi dentro di loro e stare a respirarti a lungo. Sfilarmi le scarpe accanto alla cucina, non le rimetto mai a posto, preparare una zuppa, la prima della stagione, raggomitolarmi sulla tua pancia, la testa sul tuo collo, raccontarti tutto quello che non sono riuscita finora, ascoltarti, in silenzio, prendendomi tutta la meravigliosa consolazione di avere accanto il tuo petto, il tuo odore, la tua voce. Lo stupore di ritrovarci finalmente, una sensazione che fa persino male per quanto è violenta e risana ogni assenza, chiederti di mettere il piumone sul letto, per addormentarci con il suo calore, infilandoci dentro il nostro. Leggere insieme, piazzarci davanti ad uno dei nostri film, farti ascoltare quella canzone che quest'estate mi ha parlato solo di noi. Non abbiamo mai avuto un appuntamento con il dovere, e fare l'amore pe

Amore mio virgola

Immagine
Nella mia vita mi ero sentita dire tante cose, come tutti, più di tanti, meno di altri. In questi 44 anni davvero mi sono trovata addolorata perchè mi era stato detto qualcosa di molto vero, qualcosa che meritavo pienamente, mi sono disperata perchè mi avevano scritto qualcosa di eccessivamente violento, mi sono ribellata perchè ero stata accusata di cose che ritenevo ingiuste, lontane da me, avulse da qualsiasi mia, anche recondita intenzione. In tutta la mia vita, finora, mi ero presa frasi e parole, me le ero ripetute, avevo tentato di analizzarle, di elaborarle, di lasciarmi modificare, di correggermi, di espellerle o dimenticarle. Frasi, discorsi, lettere, messaggi. Uno più difficile dell'altro. Uno più complesso, faticoso, avvilente dell'altro. Ma in assoluto, davvero in maniera indubbia,la cosa che mi aveva maggiormente ferita, maltrattata, schiaffeggiata, spinta, scalciata, ghiacciata, la cosa realmente più orrenda che mi ero sentita dire nella mia vita, era st

Comunque

Immagine
Arriverà la morte e mi troverà esattamente come mi ha trovato la vita...parecchio impreparata.

Tapis roulant con finestra

Immagine
Fase di risveglio muscolare, così l'aveva chiamato la coach di turno in sala pesi. Almeno due settimane di cardio lì in quell'ala della palestra, associato ad attività dolci per ripristinare il fiato e sciogliere le articolazioni. Bene, aveva detto lei con quella convinzione violenta che accompagna tutti i suoi nuovi progetti, almeno finchè restano nuovi. Spavalda aveva camminato verso i tapis roulant allineati a batteria, lungo tutta la parete dell'enorme palestra alla quale si era iscritta. Aveva percorso circa 3 km, 30 minuti al massimo, quasi tutti i giorni, sceglieva solo i tappeti davanti alla finestra, non capiva come facessero gli altri a posizionarsi davanti al muro grigio, già l'attività solipsistica le pareva piuttosto alienante di per sè, figuriamoci a ritrovarsi del marmo grigio proprio davanti al naso in fase inspiratoria. Correre verso nulla e nessuno le risultava complesso, che ci fosse almeno il conforto degli alberi al vento, della Togliatti bru

A vivere come sono

Immagine
Certe volte nella mia testa si creano ingorghi, pensieri contrastanti, frenate e flash. Io nella testa ho un sacco di fatti e nella memoria tanti ricordi, ma netti, puliti, ricordi mica nebulosi o confusi, ricordi degni di questo nome, io c'ho sto problema che ricordo tanto. Poi io sono selvaggia ed ascolto "boys don't cry" sciogliendomi i capelli e dondolando, poi compro dei tacchi che indosso per pulirci il forno, ma non ha molto senso perchè poi esco con le scarpe basse. Non ho mai soldi e li spendo tutti che non potrei proprio, e delle volte la danza del ventre mi pare l'attività più giusta da fare per gioire, e dei giorni cammino per 6 chilometri e penso "vedi, basta camminare non si spende niente e fai ginnastica" poi magari viene la pioggia, il vento forte e dico "vedi a cammianre non si riesce a fare ginnastica in maniera costante". Per dei mesi ho nuotato, poi mi sembrava di nuotare controcorrente ed infatti ero incinta per la te

Cara Greta

Immagine
Cara Greta ti scrivo perchè potresti essere mia figlia, ma anche mia nipote, ma anche una ragazzina con le trecce perfettamente sconosciuta come in realtà sei. Cara Greta ti chiedo scusa come potrei chiederlo ai miei figli, ai miei nipoti, ai ragazzini perfettamente sconosciuti con o senza trecce, come te. Scusa Greta perchè stamattina ho camminato per la mia città, capitale d'Italia, si chiama così la mia città, ed era colma di spazzatura non raccolta e questo è sicuro, ma accanto ai secchioni c'erano carrozzine da bambino, una poltrona, poco più in là un materasso. Scusa Greta perchè il parco era stracolmo di bottiglie di birra, qualcuna piena di urina, direi centinaia, lanciate così, senza un pensiero, durante la notte forse, ed era impossibile continuare a passeggiarci. Scusa Greta se le influencer che per soldi, ti dicono quali ciabatte comprare, hanno più seguaci di te. Scusa Greta perchè le mamme a lavoro da me, quando ho chiesto loro di prendere una borrac

Finisce

Immagine
Finisce un'altra estate. Prestissimo, ogni mattina, mi svegliava l'eccitazione di ritrovare la terra rossa con tutti quegli alberi e quel vento che arrivava dal mare. Quel vento fresco attraversava i pinnacoli bianchi, sbatteva sui muretti a secco, camminavo senza vestiti e senza scarpe, la libertà della vacanza era sdraiarsi in quella campagna senza nulla addosso. La pausa, l'interruzione dei ritmi allucinanti, stava nei caffè bevuti con le gambe alzate sulle chianche piene di calore fino a tarda sera, nei fuochi accesi profumati di legno d'ulivo, in una fame non imbrigliata, ma assecondata e masticata e goduta dentro ai fichi, ai taralli, all'olio buono, ai pomodori sfregati sul pane caldo, alle olive, alle mozzarelle bianche piene di latte, ai meloni gialli, alle pesche dolci come miele. Finisce con tagli di scoglio sotto ai piedi, con la pelle più scura, con tre libri letti da sdraiata, da seduta, da quasi addormentata. Finisce riversa su un fianco del

Come

Immagine
Alcuni giorni mi sento come quando si entra nella doccia solarium, premi start, sciogli i capelli, e la ventola, fortissima te li risucchia tutti sopra la testa. Certe mattine mi sento come qualcuno che sta camminando e da dietro un altro gli infila un ginocchio dentro il cavo popliteo per farlo improvvisamente genuflettere. Altri giorni mi sento come una che al cinema, si sta soffocando con svariati pop corn incastrati giù per la trachea e tossisce piano per non disturbare la visione del film. Alcune volte mi sento come quando vai dal parrucchiere con i capelli lunghissimi solo per spuntarli e ne esci con un simpatico taglio alla maschietto. Altre ancora mi sento come quando ci sono i saldi e tutto quello che vorrei acquistare fa parte della nuova collezione. Certe pomeriggi mi sento come un piatto di tortellini scotti messi in tavola ad agosto. Certe volte mi sento come si sente il mignolo quando lo si picchia contro uno spigolo durissimo al buio. Certe volte mi sento come u

Lo senti?

Immagine
La senti ancora quella voglia di avere subito quello che vuoi? La avverti la spinta a scattare, ad alzarti e prendere ciò che desideri? Sai portarmi al mare senza averlo pensato prima di qualche minuto fa? Senti sulla pelle il bisogno irrefrenabile e sudato, e dietro la nuca quella vibrazione umida? Capisci davvero la libertà di ogni singolo giorno, quello che ti neghi, quello che ti concedi, oppure brancoli confusa fingendo di conoscere la strada? Hai idea di cosa sarà quel futuro che è già domani e che non ti somiglia se non nelle pieghe della stanchezza, se non nei solchi della pelle e nelle braccia che non riescono più a compiere gli stessi movimenti di un tempo? Hai ancora chiaro lo scopo del tuo camminare verso un luogo, ti piacciono davvero quelle cene piene di gente e quei rapporti colmi di finzioni, e quel circo dei ruoli, quello non ti rovescia lo stomaco? Tutte quelle parti, tutta quella recitazione, tutto quel gonfiarsi il petto, non ti scrolla l'anima e ti chi

La lista

Immagine
-Dichiarazione '730-isee-richiesta assegni familiari -Revisione macchina -Pagamento bollo automobilistico (pagare una tassa di possesso su una cosa che è mia, che ho pagato o sto ancora pagando IO e devo dare dei soldi a te?) -Cambio olio e filtri -Sostituzione della cerina tipica di un filtro antiparticolato degno di questo nome -Qualsiasi tipo di approccio ai medici di ogni ordine e grado, questo allargato a numerosi componenti della famiglia: pediatra, medico di base, veterinario, pronto soccorsi con figli caricati sulle spalle e copertine annesse. -Cambi di stagione completi per 4 persone, comprensivi di allestimento scatoloni riportanti targhette quali:" vestiti troppo piccoli per il grande, troppo grandi per il piccolo, in attesa di tempi maturi", oppure:" abbigliamento per quando sarò magra un'altra volta-non mi arrendo", od ancora:" pantaloni in attesa di orlo, camicette in attesa di bottoni nuovi, costume da Buzz Lightyear verso l'i

Il lusso

Immagine
Non ho mai cercato la ricchezza ma mi ha sempre attratta il lusso. Il lusso non è correlato necessariamente ai soldi ma alle possibilità che ci si vuole concedere nella vita. Mangiare con le mani una millefoglie in piedi, scalzi, in gennaio, è stato un lusso. Chiudersi in una stanza con il tetto spiovente per fare l'amore in un giorno feriale è un lusso. Raggiungerti indossando una guepiere nera e tremando dal freddo, è stato un lusso. Prendere e partire verso il mare una sera di primavera, comprarti un sacchetto di ginevrine, massaggiarci con l'olio dei bambini, vedere un film uno sdraiato sull'altra in un rovente pomeriggio estivo, raccontarci un sogno, sorseggiare un caffè incrociando le gambe sotto al tavolo, tenerti fra le braccia come fossi un bambino, sedermi sulle tue ginocchia intirizzita dal freddo, regalarti un albero, costruire un puzzle solo per te, mangiare un panino al prosciutto in un parco abbandonato, cercare gli gnocchetti con gli orapi e le vie di

Guardami sopra agli occhi

Immagine
Guardami sopra agli occhi, così potrai leggerci ogni cosa di noi. Guardami sopra agli occhi così potremmo fare l'amore ancora una volta. Guardami sopra agli occhi, ci troverai dentro tutte le volte che ti ho dovuto salutare. Guardami sopra agli occhi perchè non abbiamo mai bisogno di ristabilire il contatto, siamo sempre uno dentro l'altra, come fosse sempre oggi. Guardami sopra agli occhi perchè siamo mille amori ma forse uno solo che poi è la stessa cosa. Guardami sopra agli occhi perchè inizia un'altra estate e tanto tempo fa abbiamo cominciato a scrivere un libro lunghissimo che stiamo ancora scrivendo. Guardami sopra agli occhi perchè sto ancora aspettando che escano dalla macchinetta del caffè, le cialde dolci. Guardami sopra agli occhi perchè abbiamo una musica nostra. Guardami sopra agli occhi perchè c'è scritto il nostro codice segreto. Guardami sopra agli occhi perchè c'è tutto il mio desiderio di te. Guardami sopra agli occhi perchè ci trover

Non sai

Immagine
"Che buono il tuo profumo mamma" mi sussurra il piccolo agganciandosi a mo' di zaino sulle mie spalle ed annusandomi a fondo. "anche tu hai un profumo meraviglioso tesorino" "davvero?di cosa so io?" "sai di Filippo mio dietro la nuca" "io non lo conosco il mio profumo" "neanche io sento il mio amore, è normale" "mannaggia, io vorrei tanto conoscerlo il mio profumo, e tu?" "no amore non mi importa di sentire il mio profumo" "peccato, non sai che ti perdi".

Camminavano in Maggio

Immagine
Quello che più la stupiva era la naturalezza di loro insieme, ogni volta. Non sapeva mai cosa avrebbero fatto o detto, come si sarebbero mossi, succedeva in maniera fluida, da subito, senza intoppi o preamboli, non appena si vedevano. Nel suo rimettere in ordine dopo, c'era tutto il tentativo di ristabilire un equilibrio che amava perdere prima, con lui. Maglioni, piatti e scarpe, piegando, sciacquando, sistemando, riappropiarsi dei posti, degli indumenti e riprendere ad indossarli. Ascoltavano la pronuncia dentro una canzone, l'inclinazione di una testa dentro ad un film, una scena, un finale discusso, un ricordo smarrito, lei adorava ricordargli di loro due. Amava stargli addosso e chiedergli:"amore ricordi quando siamo andati in quel posto ed abbiamo visto questa cosa?" e quasi le faceva piacere quando lui non ricordava, così avrebbe potuto raccontarglielo di nuovo e vederglielo riaffiorare nella memoria e negli occhi all'improvviso. Stargli sulla pell

Dipende tutto da me

Immagine
Ho sentito nuovamente le tue mani su di me, mi sono seduta dritta per guardarti negli occhi, ho cercato di capire da che direzione arrivasse quella delusione, quel senso di abbandono, quel nodo che mi fa sentire dimenticata, sola comunque, sola in ogni caso, non compresa, non curata. Avevo sentito un dolore vero quando mi avevi detto semplicemente "ciao amore" mentre ero sdraiata fra le tue braccia, difesa da quel tepore, da quella tua forza, da quello che tu ed io chiamiamo amore. Avevi detto semplicemente ciao ed è stato sufficiente a farmi singhiozzare, a farmi sentire strappata via da te, come sempre, come ogni volta. E non era colpa del tuo consueto saluto e non era colpa di nessuno se bisognava salutarsi sempre. Mi sono tirata su, nuda in quel letto precario, ho spinto sui palmi delle mani e ti ho visto, ho guardato dentro i tuoi occhi, eri solo un uomo. Eri solo un uomo come io sono soltanto una donna, come potevo pensare che quella delusione, che quell'ogge

Il dolore

Immagine
Fin da piccolissima aveva iniziato a percepire il dolore, erano sensazioni nette quelle che sentiva, localizzate o più ampie ma così concrete che la confondevano,da bambina aveva pensato che non ci fosse un giorno senza un dolore, seppure piccolo, anche una pellicina strappata intorno all'unghia morbida sarebbe bastata a darle la quota di dolore quotidiano. Si era chiesta se quello significasse vivere. Crescendo aveva iniziato a provare dolori violenti, di difficile individuazione, la loro origine non era sempre chiara e tracciabile. Il dolore le prendeva a pulsare dietro la nuca mentre camminava con gli amici risalendo dal lago, non lo diceva a nessuno ma rallentava per cercare sollievo e riprendere il cammino. Il dolore le aveva preso le budella, milioni di volte, costringendola a correre via. a tornare a casa, a cercare bagni ovunque pur non volendoli usare mai. Il dolore a spasmi le sconquassava il ventre durante il ciclo, le premeva le tempie dopo, le schiacciava il fia

Ogni primavera

Immagine
Ogni volta è sempre la stessa storia. Capisco che stai arrivando, lo vedo da piccoli segnali inequivocabili:qualche gemma, addirittura un bocciolo che spunta dai rami, una giacca dimenticata in macchina perché il freddo ha allentato la sua morsa, un vento frizzante, mite e profumato che soffia nel fine settimana, al parco, fra gli alberi. Ogni anno mi fai lo stesso effetto fin da quando ero bambina:sento che stai arrivando, che ti stai intrufolando dentro all'inverno per farti riconoscere, per consolarmi, per dirmi che arriverai anche questa volta, ed allora, nei primi cestini di fragole, nel primo pic nic, nelle biciclette rigonfiate e portate fuori di nuovo, sul balcone mentre stendo i panni e ritrovo quella sensazione della domenica di Pasqua, dei dolci con la ricotta, dei fiori nuovi, delle giornate di sole e qualcuno che ti viene a prendere per portarti fuori, anche solo per due ore e tutto torna a posto ed allora non posso far altro che godermi ogni passaggio, ogni movime

Assaggia, bevi

Immagine
I gesti lenti di una mattina con la colazione sulle lenzuola. Il giorno davanti da uscire e prenderselo, restare al sole e lasciarselo entrare a fondo, per due. Che io e te non era possibile. Che io e te anni fa. Che io e te non è cambiato niente. Il lago restava fermo e nero davanti al nostro panino, il gelato vicino alla riva, torniamo a casa, guido un poco io ma preferisco quando guidi tu. Non mi fai mai stare male sulle strade. Non è mai verso casa nostra la strada. E' così bello uscire la sera a cena per sbrigarsi a tornare, e maledire anche i minuti necessari per capire come si aprirà quest'ennesima porta. Porte sempre sconosciute di luoghi nuovi. In piedi accanto ad un letto a dondolare dentro ai jeans scambiati per gioco e come i ragazzini ed intrecciarsi in posture che non dolgono, naturali come il respiro. Dici ad un cane che reclama le mie carezze "lei è mia". C'è dell'acqua in piscina anche se è inverno, i bordi scuri sulle pareti azz