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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

La Mora in:"Il mio momento..."

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Giorni fa,chiaccherando con un'amica,assisto inerme a questa confessione shock:"Io amo stirare,quando stiro mi rilasso,quando stiro è il mio momento..." "Ah..."ho risposto. "Ho capito..."ho balbettato. "chiarissimo..."ho ripetuto. Ma porca di quella miseriaccia nera putrida. Il tuo momento?il tuo momento quando stai in piedi per ore,con un robo di dieci chili in mano,un trabiccolo rovente che sbuffa e sgocciola,la zona lombare polverizzata,i crampi ai bicipiti come se piovesse,montagne dolomitiche di panni arruffati e spiegazzati che ti guardano arcigni? Il tuo momento quello? Bè,allora,cara amica mia,ti racconto quale è il mio momento...stassentì: Il mio momento è quando: dormo fino al tramonto con la copertina di lana profumata al patchouli, guardo un film strappa lacrime fino a mezzanotte in santa pace,mangiando croccantini al sesamo e bevendo tazze di tisana alla frutta parlo con le mie amiche fitto fitto servendo biscotti e pettegolezzi

La bionda in "99 colombe"

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Lo hanno fatto benissimo molte prima di me,lo hanno fatto in lungo e in largo,con dolcezza e con passione,l'idea è bellissima,il risultato sbalorditivo. Io amo l'Abruzzo,non è un mistero,amo L'Aquila e tutte le sue 99 cannelle,da sempre,da quando mi innamoravo d'Agosto e non volevo altro che respirare quell'aria. Per questo anche io,oggi,non posso far altro che partecipare. Questo qui,il link al sito delle Sorelle Nurzia,dove potrete fare il vostro ordine,e contribuire a farla alzare di nuovo in volo,questa colomba,e qui,il del commovente blog aperto da meravigliose foodblogger,e appoggiato da tante altre firme. Oggi giornata di link,e quindi prendetevi anche questo,e leggetevi la lettera da cui tutto è nato. Eccola qui Mi raccomando,serve tutto il nostro impegno,perchè non si spenga mai,la voglia di reagire,di continuare,di rialzarsi,quando ci sono tante mani ad aspettare la tua. Buona giornata,e quest'anno,ordinate le dolcezze di Pasqua da qui,nel blog trove

La Mora in:"In culis medius stat virtus..."

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Premessa:ad oggi ho smarrito 8 chili e novecento fastidiosi grammi che non voglio più ritrovare,attraverso strana dieta-non dieta che intendo prolungare all'incirca per altri 5 chili a volermi accontentare,10 a voler fare l'ambiziosa,pertanto ascoltate che nuova c'è... Mio figlio grande,visto che il piccolo produce solo:"Ba bau,diccoda,pilico' e ma-mma ma-mma",mi dice,domenica mattina,osservandomi in slip sbrillentati, mentre mi aggiro per casa ancora sconvolta dalla sua serata di vomito e mal di pancia lancinante(non ci sono più i sabato sera di una volta):-Mamma,non hai più il culone grande,adesso hai un culo medio..."

La bionda in "d'amore e morte.."

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Un raggio di sole giallo si infiltra fra cataste di nuvoloni grossi e grigi,ascolto Nina Simone e mi vivo questo momento cosi,dopo giorni,di solitudine. In pochi giorni ho cambiato il mio modo di vivere quel momento della vita cosi strano,che mi mette sempre cosi a disagio. Ed è cambiato perchè stavolta è stato antico,affollato,unito. Lunedi mattina,mentre un sole si preparava ad uscire prepotente e acceso,il mio Paolo,ha girato piano piano la testa,e s'è addormentato. Da quel momento,siamo rimasti con lui,nella sua casa tutta diversa,senza un mobile uguale all'altro,nella sua camera cosi triste,la finestra aperta e Paolo sotto le sue coperte,che stavolta riposava senza dolore. Siamo rimasti notte e giorno,a tenergli compagnia,in un susseguirsi di tisane,tè caldi,caffè,come si usava un tempo. Con gli altri suoi amici,e fratelli,qui,fra le case occupate,in questo gruppo nato dalla voglia di lottare per un diritto fondamentale,proprio qui,s'è stretto un cerchio intorno al suo

La Mora in:"Tracce..."

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La chiave gira nella toppa,la porta fa uno strano cigolio,ancora non lo riconosco come familiare,è tutto buio,arranco per alzare le serrande, la luce inonda il pavimento color miele,batte sulle finestre bianche,sulla polvere e le briciole sparse ovunque. Un bambino Gesù di plastica con una coroncina azzurra,la fotografia di lui con le maniche corte,forse un'estate di qualche anno fa,lo sguardo sciocco e sorridente,la postura da bullo,i jeans sdruciti,la cassettiera della bambina con i cassetti spezzati,i suoi disegni testoni sul muro con il pennarello verde. La camera da letto con il loro odore ostinato e sgradevole.qualche capello vicino alle porte chiare,il portasapone di legno scolorito in bagno,un vecchio lampadario di ceramica,sotto al quale sua madre è morta molti anni fa,lasciandolo bambino e solo. Un tronco scolpito da lui sul balcone arruginito,due mani che si stringono con ali di rapace,una gomma per cancellare,una bottiglia di grappa vuota di vetro pesante,le chiavi dell