La bionda in "Domenica in ciabatte"



Ecco qua,oggi proprio,non ne ho voluto sapere di uscire..una domenica indecisa fra il grigio e il beige,e devo dire che la vestaglietta di finto raso sintetico a fiori antichi mi dona,sarà che fà pandàn con il mollettone arancio che avvolge tutti i miei capelli biondastri..


..Insomma,oggi,musica a volumi uccidilatuavicina,mi son tuffata a piene mani dentro lo scatolone da fruttivendolo dove si sono ammucchiate tutte le foto sopravvisute alle intemperie della mia vita.


Mi son detta "Ah,si?Oggi vi sistemo io!"


E così ho fatto,le ho divise in categorie,per la precisione: Io,foto antiche,io con lui,io con l'altro,io con quell'altro ancora,figlio number uan,figliola number ciù,amici vari,io con chissàchieraquesto.




Beh,un lavorone,sarà che vangare fra i ricordi a secchiate che una scatola così ti può regalare,non è mica cosa da poco,sarà che ogni tanto sguazzo nelle melanconie...Fatto sta che io e te,stasera,non facciamo una pasta al tonno in due,ti ho offerto rotolo di cartaigenica in cambio di due uova,hai declinato con mesta tristezza.Propongo cinese,la colite saprà ringraziarci.




Vestaglia fluente.

Commenti

Emme ha detto…
Diciassette Marzo, San Patrizio, patrono d’Irlanda. Ma oggi non è la cosa che celebro. Senza la pretesa di scrivere qualcosa di profondo, come San Patrizio e il suo “di più non pozzo fare” a chi gli chiedeva miracoli.
Dieci anni. Eccomi a rispondere a questo post che compie oggi, e con lui il Blog nella forma in cui lo conosciamo, dieci anni.
Eccomi a rispondere ad una bionda, che scriveva appena prima del tuo trentatreesimo compleanno, che trotterellava con i leggendari trentatre trentini entrando in Trento.
Cosa si scrive in questi casi? Buon decimo compleanno, X-MAS? Congratulazioni?
Dieci anni di lettere, su cui mi sono librato a volte colpevole come un Martin peccatore, altre mostrandoti il mio faccino roso da facinoroso, ma tifoso tuo sempre.
Restare in movimento, scrivere, partecipare per evitare le piaghe da Decubertin.
Con il desiderio di essere il primo a commentare, avere la certezza della penna.
Rimango legato a queste tue pagine, come ambasciatore non porto penna, non prendo appunti, non ti faccio appunti, sono troppo padano per essere un legatus romano, al più qualcosa ho rilegato, regalato senza relegarlo tra i ricordi.
Un Attilio senza regole, che rotola sentendosi al sicuro nella sua notte chiodata.
Una cosa è certa. Sei, hai fatto e stai facendo una cosa bella.


Anonimo ha detto…
dieci anni!
complimenti, quanta vita qui!
jo ha detto…
Leggere, scorrere questo blog. Amore. Una storia, d’amore. Che non afferro. Una storia nuova, così sembra, una storia nuova, così sembri viverla, una storia viva. Desiderio. Momenti d’amore forse accresciuti e nutriti e resi terra fertile da lontananza, ogni tanto, lui viaggia, forse, forse non vivete insieme. Una storia antica, magari, o una storia ritrovata, o una storia mai potuta vivere in passato ed accesa ora.
Non ti conosco, non so nulla di te. Due bambini, e la pietra miliare di un tuo compleanno passato per sapere quanti anni hai.
Ma ho tanto ancora da poter leggere, più del tempo che ho. Per capirti meglio.
Passione. Sei capace di passione.
La tua fotografia dietro il calice, e quando parli di lingua generosa e di natiche. Turbano. Me.
Che amore ancora non conosco.
Che ancora immagino solo.
silvia ha detto…
Grazie per i vostri diversi commenti, grazie soprattutto per leggere.
Spesso mi capita di pensare che scrivo, lascio e me ne vado e che nessuno raccolga le mie parole, i miei pensieri.
Per fortuna, talvolta mi sbaglio.

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