La mora in:"Maledetti zampironi..."







No dico,avete mai provato a staccare le spirali verdine una dall'altra?le immettono sul mercato così pressate una avvinghiata all'altra,con i centri che combaciano come serpenti che dormono vicini vicini con la testa.



E' impossibile riuscirci,ho provato con qualunque tecnica,anche con il pranayama più profondo,ma niente,finiscono sempre per spezzarsi miseramente in mille pezzi inutilizzabili,mozziconi orbi che non riesci neanche a fissare da qualche parte.



Un giorno,ottenuto il solito risultato, anche se ero partita carica di buone intenzioni(stavolta cascasse il mondo...)ho pensato di stenderne gli svariati pezzetti monchi sul filo dei panni,con le mollette nel mio giardino,salvo poi rendermi conto che aveva preso fuoco il filo e si erano liquefatte le mollette...oh però di zanzare,neanche l'ombra!



Il mondo, secondo me, si divide in due specie di persone:quelle che riescono a disassemblare gli zampironi e quelli che no.



E' una cosa seria la considerazione di cui sopra,si porta dietro convinzioni socio-culturali-psicologiche assolutamente radicate,infatti vivo con uno che ci riesce ed appunto non parliamo mai la stessa lingua,praticamente impossibile incontrarsi in luoghi di pace.



Fa caldissimo e la nausea mi attanaglia anche di notte ed a questo proposito aggiungo alla frase dello scorso post:se è vero che il letto alletta,è innegabile che il latte allatta.



Appunto.



Ieri sera guardavo Giacomo dormire,è incredibile la sensazione che ti coglie quando dormono:quelle guance rosee,tonde,la bocca dischiusa,il respiro leggero,le mani giunte tipo puttino,i piedini paffuti sulle lenzuola fresche,le ciglia lunghe che gettano ombre allungate dalla luce fioca dell'abatjour dell'Ikea(Sturmunddrang credo),indescrivibile,mi fa sempre pensare che esista un ordine delle cose per un istante perfetto e fuggevole.



Avrei molta voglia di farmi una doccia energica,abbondante,quasi fresca,di quelle con la mega cipolla di acciaio che emette fiumi di gocce vigorose,profumarmi,truccarmi ed andare a passeggiare sul molo,fermarmi a prendere un aperitvo (analcolico) in un bar sul mare, di quelli con le poltrone di vimini e la musica diffusa e sensuale,ridere e canticchiare e poi mettermi qualcosa di leggero sulle spalle e raggiungere, che sò Morciano di Romagna, per cenare in un castello medioevale dove gustare con le mani, il pollastro glassato con le uvette ed altre antiche pietanze succulente e, sotto il tavolo,oscillare ed incurvare il mio piede avvolto in un bel sandalo estivo con un pò di tacco.



Invece mi aggiro allucinata, con la fascetta di spugna bianca nei capelli per la casa afosa,trascinando infradito piatte e scurite dal sudore stratificato,vomitando ad ogni piè sospinto,scoprendo una troppo lontana depilazione completa,mangiucchiando cose salate a me nefaste,cercando di calmare questa cavolo di tachiaritmia tiroidea con la forza del pensiero.



Però vuoi mettere,la notte,fra qualche mese,averne due di ragioni che ti possano ancora far credere in un certo ordine delle cose?



Stasera ceniamo insieme qui da me,speriamo vi risparmi il rituale del vomito pre pasto,che lo capisco,non deve essere molto carino per voi altri commensali.



Comunque meglio gli odorosi zampironi piuttosto che le friggitrici di insetti sospese sulle teste in giardino.



Trovata la cravatta per lunedi cara Pierferdi?



Commenti

Anonimo ha detto…
Io ci riesco...


:P


p.s. scusate per il terribile post-dinner-abbiock... Ma questa non è che una gran cosa... Mi addormo dove mi sento a casa...

:)





*puf*

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