Il prossimo Natale




Certi giorni è quasi Natale, non te ne eri accorta davvero eri troppo distratta.
Ti svegli e ti si cappotta ogni giorno passato, si riscrive da solo ed ha altri colori, altre forme, avevi visto male, eri fuori fuoco completamente.
Non avevi saputo vedere sul serio, ti sei semplicemente sbagliata.
La casetta rossa fa dei progetti bellissimi, vuoi partecipare, portarci i tuoi figli, accendono il forno in mezzo alla Garbatella e la gente può andare a cuocerci i propri piatti, puoi lasciare un pasto sospeso ed intanto può andarti per traverso il tuo, senza preavviso.
Puoi scoprire un dolore che non ti ricordavi, si come un dolore di denti sparso in tutto il corpo, ma forse più come un dolore di calci, di botte, di lividi in faccia e nausea amara.
L'incredulità è talmente violenta che ti lascia zitta, curva, giri per casa con un pianto disperato che sale ad onde ed a conati, ma di fondo provi un senso di liberazione, se di questo si trattava, questo dolore non ha dignità, non ha diritti.
Se di questo si trattava questo dolore durerà poco, non deve esistere.
Di solito non rinneghi, non ti penti, stavolta si.
Stavolta non avresti voluto vivere un solo giorno di quei tempi, non avresti voluto rinunciare a tanto per prenderti quella gioia, non avresti gettato via tanta energia profonda che ora ti sembra di dover succhiare via dalle ossa per ritrovarne anche solo una traccia.
Non avresti dato tutto il tuo cuore ma non ne avresti dato neanche un pezzettino del tuo cuore, meglio tirarlo ad un gatto quel pezzetto del tuo cuore, almeno lo avrebbe nutrito invece di essere solo qualcosa di prezioso.
Ora hai voglia di uscire, strano, non vuoi restare qui che è quasi Natale, ma respirare un'aria nuova, niente deve più assomigliargli altrimenti sarebbe tutto così falso e brutto, persino le lucine gialle a gocciolina che scendono dal cielo appese nel tuo quartiere e che ti piacciono tanto.
Se il mondo gli assomigliasse sarebbe osceno.
Intanto il tuo dolore sembra un'esplosione di acido lattico e la tua ingenuità spaventa persino i vicini.
Davvero sei ancora così alla tua età? ma non cambi mai bambina?

No, mi sa che neanche questo Natale cambierò, chissà magari ne riparliamo il prossimo.

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