La Mora in:"A Marco"



A Marco


che non ha più i capelli da un pezzo


che non manca mai a lavoro


che si emoziona appena vede qualcuno arrivare al traguardo e gli viene anche un pò da piangere


che non mi fa mai un complimento


che non mangia mai fuori pasto


che mi riprende in continuazione


che parla di grandi maestri e rispetto e dignità e valore


che non sa mai essere meschino


che non si tira mai indietro


che non sa rilassarsi


che mi fa tanto ridere quando è finalmente allegro


che fuma in giardino senza maglione a gennaio


che non ha mai mal di pancia


che non si lamenta neanche se triturato da una schiaccia sassi


che non si asciuga quando esce dalla doccia e resta tutto bagnato con l'asciugamano in vita

che se lo chiami di notte non si sveglia neanche a parlarne



che si lava giusto lo stretto indispensabile


che ama le donne formose e femmine


che non mette mai un profumo


che ha quei peli così scuri e lucidi, disseminati nei posti più belli


che non dice mai "sono stanco"


che non ammette di essere geloso e si rode il fegato in silenzio


che sa perfettamente cosa significhi la libertà


che amava suo padre profondamente


che gioca con suo figlio anche per ore senza annoiarsi mai


che è romantico, dolce, appassionato e potente quando si fa l'amore insieme, ma poi torna subito a guardare i documentari in tivù


che non sopporta le sorprese


che non sa ricevere i regali


che non ti dice mai "buona questa torta"


che non si fa toccare con un dito e non sopporta neanche l'idea delle coccole


che ha sofferto troppo e troppo a lungo


che mi parla sopra e non riesce ad ascoltarmi serenamente


che ha delle mani ruvide,grosse e trascuratissime,forti come l'acciaio


che ha costruito un salamino di garze e guanto in lattice per farmelo mordere durante le doglie più violente mentre davo alla luce nostro figlio


che mi trova estremamente sensuale anche quando ingrasso troppo


che non gli interessa niente di ciò che scrivo


che legge cinque libri al mese e non sa più dove metterli


che a Trivial Pursuit è sempre quello che sa più risposte


che disegna alberi intorcinati


che conosce i nomi degli attori più sconosciuti e vecchi


che ha da porre un milione di domande a chiunque:contadini,ingegneri nucleari,porta lettere,preti


che mangia con le mani e talvolta mugola di piacere leccandosi le labbra


che va al mercato il sabato mattina all'alba così può comprarci e prepararci solo verdura fresca


che cucina benissimo ma grassissimo


che a Natale frigge con il grembiulino rosso nella cucina di mia madre


che giocherebbe a carte per ore infinite


che in vacanza, se non si distrugge di camminate e fatica,non si diverte mica


che compra i libri di avventure a nostro figlio e gli racconta storie di balene ed otarie


che ti regala un anello dicendo subito "tanto non ti piace vallo a cambiare"


che odia quando gli faccio dei complimenti


che mi ha chiesto di sposarlo solo nei mesi in cui c'eravamo persi ed ora non me lo chiede più


che ama tutti gli sport tranne il calcio


che ascolta solo la radio parlata,anche appena sveglio

che canta solo canzoni di De Andrè,Guccini,Bertoli,Branduardi e qualche coro scout

che vorrebbe dieci figli

che non perde mai la pazienza

che non prende il caffè di sera


che segue tutti i programmi di politica e s'incazza come una belva perchè ci crede ancora


che gli mancano pochi esami per laurearsi ma ha smesso di pagare l'Università per non togliere niente ai figli

che non abbassa mai la tavoletta dopo aver fatto la pipì


che, da quando è nato Giacomo,non si è più comprato un paio di pantaloni


che non giudica mai nessuno tranne me


che detesta la vendetta e la violenza


che è rigido come il marmo ma riesce a chiedere scusa


che non sa toccare la mia pancia neanche quando ci sono i suoi figli dentro


che russa come un caterpillar in piena attività e lo nega spudoratamente dicendo "ma guarda che ero sveglio"


che non sa dormire senza il figlio nel lettone


che non fa mai colazione con noi


che accartoccia tutti i tappeti della casa


che non ricorda mai una strada


che mi chiede sempre dove sono le cose

che riesce a mettere un vagone di oggetti in dieci centimetri cubici

che quando è stato eletto all'unanimità rappresentante sindacale,ha ringraziato tutti,lasciandosi addosso gli occhiali da sole,per dissimulare l'emozione

che dona il sangue da sempre

che, quando si fa la colletta per i regali di nozze di alcuni colleghi,mette la cifra doppia ma non lo fa sapere

che lava sempre i piatti ma lascia la macchina del gas terribilmente sudicia


che si fa la barba una volta a settimana a secco


che nuota per ore ed ha la pelle morbida e liscia come un delfino


che ha un odore speciale creato apposta per me,specie fra i denti sul petto e sulla pancia








A Marco,con il quale è impossibile vivere e del quale non potrei mai fare a meno.





Stasera porto lo strudel di mele da mamma e lì vedremo le videocassette di tanti anni fa tutti insieme.

Commenti

Fra ha detto…
bellissimo!
un bacio
fra
Anonimo ha detto…
emozionante
cavolo!
un bacio
Anonimo ha detto…
che bello trovare i vostri commenti anche per un post che temevo essere troppo personale e noioso.
Grazie della vostra sottile e puntuale presenza.
Buona continuazione di lettura.
La Mora davanti ad una finestra bagnata fradicia di pioggia...rivoglio il clima romano,basta con questa situazione simil-Milano-Londra che non sopporto più,basta con questi stendini stracarichi di panni umidicci,sempre in mezzo alle palle.
Baci grandi
Silvia

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