La pecora elettrica ed altre spine



A tutti i codardi che approfittano della notte, dell'anonimato, del silenzio per dare fuoco alle idee ed alle speranze altrui che in nessun modo possono avergli nuociuto.
A tutti i meschini che non hanno il coraggio delle proprie azioni ed agiscono come ratti o come furie senza alcun confronto nè una lotta reale.
A quelli che ti difendono quando siete soli e poi davanti agli altri si ritirano e dicono che forse avevi capito male tu.
A quelli che non scrivono e non si espongono ma si lamentano ogni minuto e molto di più rispetto a chi cerca di fare qualcosa per fare star meglio tutti.
Ai kapò che sono più spietati, illogici, sciocchi del loro stesso capo, a quelli che provano gratitudine esclusivamente per motivi economici e per dimostrarla salgono sopra alle persone e dimenticano il rispetto per chiunque abbiano di fronte, escluso il destinatario della loro patetica gratitudine.
A quelli che rubano i sogni degli altri, che distruggono i vetri dei loro bicchieri e strappano le pagine dei loro libri.
A quelli che parlano contro qualcuno e parlando qualificano solo sè stessi.
Ai piccoli di cuore, ai tirchi, a quelli che non sanno cosa sia un gruppo, cosa significhi cooperazione, in cosa consista una comunicazione autentica e reale.
Ai borghesi, agli uomini che hanno bisogno di scoparsi le donnicciole per sentirsi grandi, a quelli che non hanno capito un cazzo dell'amore e si riempiono la bocca di parole che lo scimmiottano.
A quelli che temono la cultura, lo stimolo, la conoscenza e quindi usano le fiamme per tentare di spegnerle.
A quelli che sanno mandare mail ed allegati ma non riescono a guardarti negli occchi per creare un linguaggio condiviso e leale.
A quelli che non fanno entrare i bambini, sotto la pioggia ai cancelli delle scuole, perchè prima devono passare loro, agli infami, a quelli che alzano il telefono per fare la spia di chissà quale reato neanche fossero bambine che fanno "specchio riflesso" a sessant'anni.
Ai ventriloqui, ai dittatori, agli ignoranti che credono di essere al centro del mondo, ai promossi ad un livello di "potere" ridicolo e che hanno bisogno di sentirselo riconoscere ogni giorno da una pletora di imbecilli piegati.
A quelli che credono di possedere le persone, a quelli che per questo le ricattano e vanno a riferire, a quelli che minacciano, ai violenti con le mani ed ai violenti con le parole ed i gesti, agli aggressivi ed ai falsi,a quelli che puntualmente dimenticano l'altro, che scusami ma non ho avuto la testa per tenerti nel cuore, agli "amici" che fanno graduatorie di precedenza, ai burocrati, ai corrotti.
Alle persone che sentono il posto di lavoro come casa propria, che credono di poter decidere se qualcun altro possa passare od usare una stanza, un computer, una finestra, neanche fossero di loro proprietà.
A quelli che non fanno che chiedere e prendere e chiedere ancora ma non danno mai neanche per sbaglio.
Ai medici ridotti ad una mera macchina di soldi senza più riuscire a prendersi carico di un paziente veramente.
Agli inetti, ai diplomatici, agli ossequiosi a quelli che chiedono cartuccelle e protocolli per difendere un diritto di tanti.
A tutti questi auguro la cosa peggiore che possa accadere:vivere nel mondo che stanno creando ogni giorno fino alla fine dei loro.


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