Blu

 


Il grande blu che mi riempiva gli occhi si è insozzato, lo cerco ancora ma dentro ai miei ricordi.

Ho avuto tanta paura ed insieme momenti di gioia comunque.

Poi l'abbandono all'anestesia, così come mi capita raramente:d'arrendermi, penso "che sia", penso "sta accadendo, non posso più scalciare e cercare un'altra via, respira, lascia, molla la presa, offri il corpo, non puoi più difenderti, ti difenderanno mani ed occhi sconosciuti, persone per le quali non sei nulla, niente affetto, nè tenerezza, ci penseranno loro a te mentre dormi non di sonno".

L'abbandono in sala operatoria quella mattina tardi, prendete, non mi avete mai vista, ho un grumo di vita ed una macchina parcheggiata qui sotto, un terzo figlio non accolto e sognato ancora, prendete ho un lavoro, una tovaglia a fiori chiari, dei natali bellissimi, intrecciati nei ricordi, ho un cumulo di amore buttato, un altro sprecato, un altro ancora sputato via.

Prendete, asportate e lavate via, ho due figli che ho visto dentro ai miei occhi fino a che l'anestesia non mi ha presa tutta e subito dopo, quando i suoni tornavano e l'onda di nausea catturava stomaco e gambe.

Prendete, tagliate, portate via e poi risvegliatemi, ho una schiena curva, gomitoli di dolori sparsi ed annidati ovunque, ci inciampo ogni giorno, li tengo stretti sotto ai denti, infilo le unghie nella pelle per sopportarli ancora.

Quel blu è stato assorbente, totale, incontenibile, quel blu copriva a manto vellutato le albe ed i tramonti, sottolineava impunito l'orizzonte fra cielo e sole, era sale ed onde di mare, in una terra scandalosa e femmina, oltraggiata e selvaggia, ventosa di scirocco, brucita, sensuale e stanca.

Di ricotta bianca e granite davanti al mare, di barche e porticcioli, di scogli e vulcani, di pesce fresco nei secchi per strada e cantilene di limone soda e sale, di sorrisi ed accoglienza, di amore vitale e battente come le bandiere quando solcano il mare.

Ballando un poco ho bruciato i piedi sulla sabbia ed immerso il corpo nell'acqua più tiepida e frizzante di zolfo, ho annusato sale e vento, pianto da dentro docce all'aperto.

Riprendermi il blu ed invertire la rotta ora che non ho più paura del mare.


 




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