Amore mio punto



La prima sera di freddo, la prima notte d'autunno.
Sarei corsa da te con più fretta del solito, la smania di vederti allargare le braccia, infilarmi dentro di loro e stare a respirarti a lungo.
Sfilarmi le scarpe accanto alla cucina, non le rimetto mai a posto, preparare una zuppa, la prima della stagione, raggomitolarmi sulla tua pancia, la testa sul tuo collo, raccontarti tutto quello che non sono riuscita finora, ascoltarti, in silenzio, prendendomi tutta la meravigliosa consolazione di avere accanto il tuo petto, il tuo odore, la tua voce.
Lo stupore di ritrovarci finalmente, una sensazione che fa persino male per quanto è violenta e risana ogni assenza, chiederti di mettere il piumone sul letto, per addormentarci con il suo calore, infilandoci dentro il nostro.
Leggere insieme, piazzarci davanti ad uno dei nostri film, farti ascoltare quella canzone che quest'estate mi ha parlato solo di noi.
Non abbiamo mai avuto un appuntamento con il dovere, e fare l'amore per noi, non è mai stato dimostrare qualcosa, arrivare ad un punto, è stato un egoistico fluire di gioia, l'esaltazione dell'incontro.
Ho sempre desiderato la tua mano sulla mia spalla, il tuo palmo stretto a premermi la nuca.
Amore mio non lasciarci andare via.
Amore mio passa a farmi una sorpresa.
Amore mio vieni a cercarmi.
Amore mio non dimenticarti di quella gioia, di quell'orgoglio, di quel modo di stringerti il braccio per pararmi dietro di lui e sentirmi al sicuro nonostante tutto, amore mio non farmi mancare la pressione sul mio di braccio, o lo scontro delle nostre anche per la strada a ridere e a dire.
Amore mio portami ancora.
Amore mio punto.

Commenti

Anonimo ha detto…
Sa di attesa, di un meraviglioso tepore, fatto di casa e profumo che arriva dalla cucina.

sa di presenza che stringe il cuore, ma anche di una leggera assenza.
Fa chiudere gli occhi ad aspettare un cenno.

Molto bella!

Saluti Andrea
Silvia ha detto…
Ciao Andrea, non so perchè ma deve essermi evidentemente sfuggito il tuo commento, perdonami.
Grazie per le tue parole, l'assenza purtroppo è molto pesante e quotidiana, mi convinco di non star più neanche aspettando.

Un abbraccio

Silvia

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