Ogni primavera



Ogni volta è sempre la stessa storia.
Capisco che stai arrivando, lo vedo da piccoli segnali inequivocabili:qualche gemma, addirittura un bocciolo che spunta dai rami, una giacca dimenticata in macchina perché il freddo ha allentato la sua morsa, un vento frizzante, mite e profumato che soffia nel fine settimana, al parco, fra gli alberi.
Ogni anno mi fai lo stesso effetto fin da quando ero bambina:sento che stai arrivando, che ti stai intrufolando dentro all'inverno per farti riconoscere, per consolarmi, per dirmi che arriverai anche questa volta, ed allora, nei primi cestini di fragole, nel primo pic nic, nelle biciclette rigonfiate e portate fuori di nuovo, sul balcone mentre stendo i panni e ritrovo quella sensazione della domenica di Pasqua, dei dolci con la ricotta, dei fiori nuovi, delle giornate di sole e qualcuno che ti viene a prendere per portarti fuori, anche solo per due ore e tutto torna a posto ed allora non posso far altro che godermi ogni passaggio, ogni movimento che mi avvicina a te.
Ogni anno mi riempi il cuore di gratitudine, di gioia pura, di un fermento infantile, di una sensazione brulicante di inquietudine e voglia.
Ogni anno mi viene il desiderio di scoprire la pancia ed iniziarla al sole, di lasciarmi prendere dal suo calore, di indugiare fino a che la pelle non prende a scottare, e poi di aspettare ancora ed ancora, fino a che non mi si bagnano gli occhi di lacrime dolci e commozione dei sensi.
Fai sempre così, mi sorprendi nonostante ti aspetti tutto l'anno, mi lasci ubriaca e piena di un sonno densissimo, e ti vivo con tutta me stessa, a piene mani.

Sei la primavera di ogni età che ho avuto e continuo a portarti fra i capelli.

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