Desideri o bisogni


Mi hanno chiesto se vi ho desiderati o se ho avuto bisogno di avervi.
E' stato difficile rispondermi.
So solo che mi manca così tanto quando eravate piccini.
Mi mancano i gesti di cura, quelli piccoli, continui, minuziosi, le copertine, i cappellini, il latte al seno da offrirvi quando piangevate, avevate sonno fame o paura.
Mi manca potervi cullare, proteggere, salvaguardare.
Mi manca stare dentro la vostra testa, dentro ai vostri respiri, dentro ai desideri che indovinavo appena si affacciavano.
Mi manca coprirvi, decidere per voi, sapere cosa fosse meglio in quel preciso istante.
Mi manca prendermi cura di voi perché con voi mi prendevo cura di me.
Mi manca l'avervi addosso, lo stringervi, il mischiarvi con la mia stessa pelle.
Mi manca quando dormivamo attaccati mentre fuori pioveva o c'era il sole ed il mondo andava mentre noi restavamo, un tutt'uno di amore e pausa.
Vi guardo crescere, correre lontano, decidere se coprirvi o meno, se mangiare o saltare un pasto, vi guardo cercare di diventare ciò che siete e sarete e mi riempie di gioia e mi riempie di terrore.
Ogni passo più lontani da me,sempre più lontani dai cucchiaini pieni d'amore imboccati facendo le facce buffe, ora invece masticate il mondo con il vostro ritmo ed avanzate con i vostri tempi.
Fate cose che non vedo, scoprite cose che non conosco, mi sono resa conto che pregate insieme il sabato mattina e chissà come sia nata questa cosa segreta fra voi, mentre io ero di là che lavavo i piatti e riempivo lavatrici.
Iniziate a scegliere i pantaloni più giusti, a chiedere oggetti dei quali credete di avere bisogno, a viaggiare senza di me, a parare rigori, a subire ingiustizie e spintoni, a fare domande così difficili che mi sembra di non avere mai avuto una risposta.
Avete iniziato a gareggiare ed il tifo spudorato che faccio per voi da qualsiasi angolazione, mi fa quasi tenerezza.
Diventate grandi, ogni giorno di più ed io mi trovo ad arretrare per farvi spazio e poi a corrervi di nuovo addosso per non lasciare che questo spazio vi disorienti o vi faccia smarrire la strada.
In un ritmo doloroso ed eccitante, mi troverete sempre qui, a guardarvi diventare voi, in un esplosione di stupore immenso e di fiato sospeso, a mettere via piatti che si saranno ormai freddati perché avrete mangiato altrove, ma continuando a cucinare per quando tornerete qui affamati.

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