La Mora in:"Non è la gelosia..."

Giorni difficili direi,giorni di allattamento a richiesta(la richiesta è sempre pressante,continua,non ben distribuita fra notte e giorno,risucchiante e coatta),giorni di pannolini riempiti ad ogni poppata e magistralmente anche dopo mezz'ora da quest'ultima,quando sei lì lì per addormentarti finalmente,alle quattro di notte,piena di dolori alla schiena sempre più curva e stanca,dopo una poppata di un'ora(già la terza notturna) comprensiva di ricerca spasmodica del ruttino,ed allora,quando ti accorgi dell'ennesima fuoriuscita, dici:"stavolta non lo cambio,stavolta se la tiene e dorme così,stavolta guarda che devo dormire giuro che..."e poi ti alzi lo stesso con le spine negli occhi,trascinando i piedi,ciondoli semisvenuta e lo cambi lenta e lo lavi con l'acqua che questi fazzolettini imbevuti fanno schifo e gli rimetti la cremina per il culetto,e lo tiri su dal fasciatoio che è sveglio come fosse mezzodì e ti tocca riallattarlo da capo visto che cerca come un cane da tartufo la tua mammella massacrata e ciancicata.
Giorni di carrozzine da smontare sotto alla pioggia inclemente,di cappellini smarriti proprio ora che tira un vento,giorni da tenere per mano Giac che corre come un pazzo sul ciglio del marciapiede,mentre il piccolo urla spiaccicato nel marsupio,giorni di grande gelosia soprattutto.
Giaco,da quando questo fratello grassoccio con la testa floscia è piombato nel lettone dove lui ha imperato per quasi quattro anni unico ed indiscusso signore e padrone,da quando questo nanetto molliccio occupa il seno e le braccia di "mamma sua",da quando papà Marco canta le canzoni di De Andrè a bassa voce fissando il nuovo fagottino tenero,da allora,il fratello maggiore, non fa che urlare appena il minore si addormenta,scappottargli la carrozzina mentre lui ronfa tranquillo, torcergli i piedini in preda ad un impeto fratricida,lo lecca e lo chiama "stupidino vaffanculino",poi gli stropiccia le guance e gli lancia contro oggetti contudenti di varia foggia,gli promette protezione dai cattivi e dai mostri e gli prova i fori d'uscita con il dito indice possibilmente sporco di pennarello\terra\sabbia eseguendo una strana revisione,gli cieca gli occhi,gli tura il naso,gli frantuma i timpani,gli giura amore eterno e gli lascia strisce di muco nasale in ogni dove.
Giac insomma, si aggira per il mondo stanco e famelico,nervoso ed eccitato,facendo miliardi di capricci, cercando di attirare l'attenzione nei modi più assurdi ed inconsueti.
Una sera,piangendo disperato dopo l'ennesimo capriccio violento mi ha guardata negli occhi con gli occhioni immensi che ha e mi ha detto:"mamma,mi sa che mi sono sbagliato,non lo volevo un fratello,mandalo via".
Insomma,Giac cercava di esercitare il diritto di recesso e di restituire il pacco al mittente,dal momento che non si riteneva soddisfatto del prodotto presentatogli,e tu,bismamma che dopo il vomito le minacce d'aborto,i distacchi di placenta,i collassi,la sospetta listeria,le ecografie e le misurazioni,le notti insonni,i venti chili accumulati in tempo record,la pubalgia,la diastasi del bacino,l'ernia ombelicale,le minacce di parto prematuro,le proteine nelle urine,la digestione impossibile,le contrazioni continue,il rigurgito della mitrale e della bicuspide(che papà chiama trigurgido della bricuspide)la pipì ogni trenta minuti,il travaglio naturale ma proprio tutto naturale accidenti,dopo i punti di sutura,la disintegrazione dei retti addominali,sei contenta e felice che tuo figlio gioisca del nuovo dono che gli hai fatto,si sò soddisfazioni.
Giac,resisti che questo fratello grassoccio con gli occhi azzurri,con le gambe a pieghe e le gengive lisce,con le manine morbide e tenere,con la testa di pulcino implume e l'odore del latte di mamma,sarà per te una meravigliosa occasione,la più bella...
Guarda me e tua zia...
Notte a suon di tango della gelosia...

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