La vecchiaia e l'arte di fotografarsi



La vecchiaia è quella cosa direttamente proporzionale al numero di scatti effettuati per ottenere una fotografia decente.
Inizia in maniera subdola, tu scatti come sempre, tac, poi guardi ed inorridisci.
Allora ritenti.
Prima venivi praticamente bene sempre.Tac-bene.
Questo è' il primo di declinanti e sempre più rovinosi giorni nei quali, avere una bella fotografia per ricordare un momento piacevole, una cena con le amiche, od una festa di compleanno, diventa un'impresa che non ha nulla a che vedere con la spontaneità.
Vado a riassumere i punti cardine con i quali misurarsi prima di premere il pulsante "scatta":
-La luce deve essere sempre a favore ma non troppo sparata, è preferibile una lieve penombra, copre le rughe ed i solchi naso genieni.
-I raggi del sole esacerbano cellulite ed accumuli adiposi, non offritegli le chiappe, mai.
- Allungare sempre le braccia sopra di sè per scattarsi un selfie, ma avendo cura di non includere nella foto, la parte del braccio coinvolto nello sforzo tensivo utile al sostegno del device, solitamente è piuttosto rilassato e mobile, bianchiccio, poco tonico.
-Non bisognerebbe essere troppo truccate, il trucco marcato invecchia, è noto.
-Non farsi mai foto senza trucco sopra i 40 anni, aggiungerei:non fare più nulla senza trucco dopo i 40 anni.
-Mai, ed intendo mai, scattarsi foto da sotto, il mento occuperebbe in maniera flaccida ed ingombrante, tre quarti di foto
-Se si ha qualche chilo in più, il viso tenderà a perdere i netti contorni che un tempo lo distinguevano dal collo, e l'effetto non è per nulla piacevole.
-Se si è sottopeso, il viso apparirà solcato, emaciato, spigoloso, sofferente, scavato.
-Se si è dormito poco si avranno occhiaie scure ed occhi gonfi
-Se si è dormito troppo si avranno occhi gonfi ed espressione poco sveglia, imbolsita.
-Se si sorride molto, le rughe si rincorreranno veloci ed impietose lungo gli zigomi e si scoprono denti e gengive che iniziano ad essere colpiti da ingiallimento e retrazione.
-Se non si sorride si assume un'espressione appesa, antiquata, respingente, torva.
-Se si atteggiano le labbra in protrusione, si evidenziano le rughe definite "codice a barre" e si appare come delle bimbe cretine ma di mezza età
-Se si hanno i capelli molto lunghi e sciolti, questo attrarrà inevitabilmente i tratti del volto verso il basso, invecchiando l'imago senza appello ed accendendo inoltre, disquisizioni del genere:"è ridicola con quei capelli da liceale, deve arrendersi".
-Se si è optato per un radicale taglio cortissimo, si ottiene quella sensazione: palla da bowling con guance svuotate dal grasso, mela avvizzita, frutto spolpato e si accenderanno disquisizioni del genere:"si è tagliata i capelli cortissimi, crede di rinfrescarsi, di ringiovanire così, ma invece questo è il classico taglio da menopausa, da resa totale, da deposizione delle armi".
-Mai inclinare troppo la testa da un lato
-Mai guardare verso l'alto in foto, la fronte effetto sharpei, è dietro l'angolo
-Trovare sempre una scusa per non posare insieme alle colleghe del 1995 (una sempre attuale:"scatto io dai" oppure "mi scappa la pipì, intanto fate").
-Raddrizzare la schiena, incrociare una gamba davanti all'altra, mettere una sciarpa sotto al mento per coprire il collo avvizzito, muovere i capelli dal lato opposto alla ricrescita, occultare apparecchi medicali come ginocchiere, cerotti Flector, elettrostimolatori, correttori di alluci valghi, protesi acustiche.
-Attente al riverbero delle luci sugli occhiali da presbite.
-Controllate se esistono tracce del vostro calzone con la cicoria, fra gli incisivi, prima di sorridere nella foto del dopo-pizzata di fine anno.
-Controllate la posizione dei seni nella vostra scollatura, trascinando verso l'alto le mammelle, ed avvicinandole fra loro, la forza di gravità, in taluni casi va contrastata manualmente.

Una bella fotografia è qualcosa che resta ad imperitura memoria nelle proprie famiglie, tramandandosi di generazione in generazione, in questa epoca dove tutti i nostri ricordi sono ormai affidati al digitale però, c'è una possibilità che può venirci in aiuto laddove avessimo commesso errori imperdonabili: formattare la chiavetta usb ed aver dimenticato di riversarne il contenuto sull' I-cloud.






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