Assaggia, bevi

I gesti lenti di una mattina con la colazione sulle lenzuola. Il giorno davanti da uscire e prenderselo, restare al sole e lasciarselo entrare a fondo, per due. Che io e te non era possibile. Che io e te anni fa. Che io e te non è cambiato niente. Il lago restava fermo e nero davanti al nostro panino, il gelato vicino alla riva, torniamo a casa, guido un poco io ma preferisco quando guidi tu. Non mi fai mai stare male sulle strade. Non è mai verso casa nostra la strada. E' così bello uscire la sera a cena per sbrigarsi a tornare, e maledire anche i minuti necessari per capire come si aprirà quest'ennesima porta. Porte sempre sconosciute di luoghi nuovi. In piedi accanto ad un letto a dondolare dentro ai jeans scambiati per gioco e come i ragazzini ed intrecciarsi in posture che non dolgono, naturali come il respiro. Dici ad un cane che reclama le mie carezze "lei è mia". C'è dell'acqua in piscina anche se è inverno, i bordi scuri sulle pareti azz...