Il bambino felice


Ride spesso con il suo viso aperto e schietto.
Ha una sventagliata di dentoni buffi, almeno quattro in più del dovuto.
Indossa tute di pile e maglioni che non vedevo più da almeno vent'anni.
Porta il nome del nonno paterno, morto prima di conoscerlo.
Profuma di naftalina, ha degli occhialetti di plastica azzurra, d'estate non va mai in vacanza ma è contento di fare avanti-indietro fra Roma ed Ostia per tutto agosto, portandosi l'insalata di riso da casa.
D'inverno non va mai in vacanza ma è entusiasta di fare avanti ed indietro tra Roma ed il Terminillo portandosi i panini con la frittata da casa.
A Babbo Natale ha chiesto un Monopoli e non un tablet,gioca assemblando fossili di dinosauri e costruendo ziggurat, mette dei pedalini sotto ai pantaloni e non dei calzini come gli altri suoi coetanei, ha lo sguardo vispo ed esplode in un:"incredibile, grazie!" se solo gli offri una liquirizia od uno zainetto come regalo di Natale.
Ti ascolta attento quando parli e ti racconta della sua vita senza incontrare angosce nè blocchi, semplicemente si racconta per lasciarsi vedere e conoscere.
Il lunedì mi chiede sempre cosa ho fatto nel fine settimana e come mi sento.
Ha fatto la comunione indossando un buffo paillon, aveva una camicia dal sapore antico, ha regalato bomboniere di porcellana lucida.
Abita nell'estrema periferia di Roma ma non dice una parolaccia, un tempo possedeva un cane che amava moltissimo e che una brutta notte è scappato da casa sua, lasciando tanta tristezza nel suo cuore di padroncino modello.
Mi chiede quanto ci vorrà a superare le proprie difficoltà scolastiche, perchè studiare a volte, gli procura tanta fatica.
Gioca a calcio in una squadra improbabile che si chiama il Santa Rita, vorrebbe fare l'attaccante ma lo mettono sempre in difesa, va tutti i pomeriggi all'oratorio e torna da quel posto tutto impolverato e sudato, entusiata e col fiatone.
La sera prima di addormentarsi prega.
Lo osservo spesso restando in silenzio, è così dolce e tenero nei suoi nove anni striminziti, che è un piacere starlo a guardare.

E' raro, è prezioso, perchè è semplicemente, incredibilmente, un bambino felice.

Commenti

Massimo ha detto…
bellissimo e toccante

Post popolari in questo blog

Io in:"Differenze seconda parte"

Diciotto

Nel tunnel