L'immortalità di domani

Credo che dovremmo insegnare ai nostri figli a morire. Penso che insegnare loro a vivere tralasciando la morte, sia un lavoro di dubbio valore, incompleto, insufficiente. Comprendo che sia più facile insegnare ad amare la vita che far prendere dimestichezza con l'ineluttabile fine, anche se talvolta è un'impresa titanica anche passare questo amore. La morte non dovrebbe piombare sulle teste dei bambini come un evento imprevedibile, come una disgrazia nella quale inciampare vivendo, un buco oscuro di cui non parlare ma del quale avere terrore, continuamente, silenziosamente. La morte non è l'opposto della vita ma un'appendice di essa, vivendo si muore. Potremmo crescere i nostri bambini ponendo la loro attenzione sull'immortalità dei piccoli gesti, sul passaggio di ricordi, sensazioni, esperienze, sugli scambi profondi, sul petto uguale al loro padre e le unghie spiccicate a quelle del nonno. Mi piacerebbe far riflettere i miei figli sul fatto che siamo ...