Di mamme, figlioli ed altre storie

Il grande ha perso due dentini ed il terzo gli balla in bocca, scrive disordinatamente, ed è un asso nell'insiemistica, il piccolo ha la testa tonda, un grembiulino a scacchi per stare otto ore alla scuola materna, per lo più in maniera silenziosa, timida e creativa, come raccontatomi dalle maestre. Il grande ride meno di prima, ha una sofferenza visibile, un nervosismo veloce e rapido come i suoi muscoli sempre tesi, è asciutto e definito, ha le ciglia lunghe e scure, e fa amicizia con tutti. Il piccolo è generoso se gli và, affettuoso e dolcissimo solo con pochi, ama i cani ed i bambini neonati. Il grande è sensibile, spaventato dalle cose grandi della vita e scavezzacollo nei giochi fisici. Il piccolo è anarchico, mangia quando vuole solo quel che vuole, amerebbe cenare nei ristoranti sul mare e prendere gli aperitivi al bar. Il grande vuole compagnia quando fà la cacca e non smette mai di parlare neanche mentre la fà. Il piccolo vuole essere lasciato in pace per fare la cacca, si spoglia completamente e sta zitto e concentrato mentre la fà. Il grande dorme coperto, il piccolo piglia a calci lenzuola e piumini per tutta la notte e suda sempre. Il grande cerca affannosamente l'amore del padre, la sua stima, le sue coccole dure a venire. Il piccolo cerca sempre mamma per le smancerie e dice, raggiungendola nel lettone:"facciamo due chiacchiere...parliamo di te"ed ha solo tre anni. Il grande corre e corre sempre, il piccolo pure. I miei bambini non si stancano mai, si svegliano presto e si abbracciano e si dicono cose come:"sei il mio fratello preferito, il migliore" e due secondi dopo si prendono a morsi i lobi delle orecchie, litigandosi il tappo di un pennarello scarico. Il grande mi vorrebbe sempre vestita con la tuta :"mi piaci vestita così, sembri più...fisica", il piccolo ama quando indosso i tacchi ed i vestiti da donna, a volte mi applaude e mi dice "sei bellissima" con quelle S sibilanti che si ritrova. Il grande, se si ammala, si accucciola e si intristisce, il piccolo nega la malattia e le si oppone testardo. Il grande vorrebbe ribellarsi ma poi non gli appartiene, il piccolo è la ribellione fatta bambino. Il grande ha avuto tutte le nostre attenzioni esclusivamente per sè per quasi quattro anni e soffre ancora come un cane per l'arrivo di questo fratello, che: "Bum! è nato ed è cambiato tutto". Il piccolo non ha mai avuto attenzioni solo per lui, perciò è in grado di giocare da solo ed essere autonomo in moltissime cose. Il grande accorre senza remore non appena qualche amico glielo chiede, si lancia a petto aperto verso qualsiasi difesa debba effettuare, per chiunque, non si risparmia, si accende subito ed è gentile con le femmine. Il piccolo si guarda in giro circospetto e non regala la sua fiducia, se non a chi dimostri di meritarsela davvero. Il grande mi ha detto pochi giorni fà:"mamma, è arrivata una supplente carinissima" "davvero?che bello era gentile quindi?" "no mamma voglio dire che era bella con i capelli lunghi e scuri, il rossetto sulle labbra, gli occhi un pò verdi un pò azzurri" e suo padre gli ha chiesto:"era più bella di mamma?" e lui ha risposto sorridendo:"mamma è mamma che c'entra?". Il piccolo, in macchina mi ha chiesto:"quando divento grande e femmina, posso avere un bimbo nella pancia?" "no amore, tu sei un maschio piccolo e crescendo diventerai un maschio grande, non diventerai mai una femmina tesoro" "non sarò mai una femmina da grande neanche quando crecco?" "no, sarai sempre un maschio, anche da grande, ti farai la barba come papà e tante altre cose, ma non diventerai mai una femmina piccolo" "uffa che noia": I miei bambini, ora sono questo, onde in continuo divenire, mari agitati ed aperti, ignari ed un pò consapevoli, spauriti e sicuri al tempo stesso, spavaldi e timorosi, dolci ed arrabbiati con il mondo, ed il tempo scorre rapido sopra e dentro di loro, i giorni fluiscono come fiumi in piena nelle loro teste, nei loro cuori. Tra poco andrò a prenderli fuori scuola e li riconoscerò nel mucchio, senza possibilità d'errore:sono i miei bambini, due papaveri gialli in mezzo a tanti papaveri rossi.

Commenti

Sabrina ha detto…
che belle e vive descrizioni, mi pareva di vedermeli davanti e sentire le loro voci! Sei una grande scrittrice. Da quel che posso capire, anche una grande mamma.Ma perchè il grande ride meno di prima? Mi si stringe il cuore!
silvia ha detto…
Forse ride di meno perchè non sono quella grande mamma che pensi e perchè continuo ad esporli al mio malessere, ad una situazione che non si tiene insieme neanche con la colla super-attack, forse perchè crescendo tutti si intristiscono un pò, forse perchè è un altro bambino da quello spensierato e sorridente, che era un tempo, è mio figlio, sta crescendo, sta cambiando e noi genitori dobbiamo elaborare tanti piccoli "dolori" legati ai ricordi, a ciò che è cambiato ed ora non c'è più.
Per "la grande scrittrice" non ho parole, ti posso solo ringraziare, davvero.

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