Danza d'autunno e fame

Ascoltando una canzone, una milonga de amor dei Gotan Project, accennando un tango in salone da sola, avremo sempre Parigi, due anni fa Venezia ed i seni e la testa in esplosione, i tuoi regali accatastati fra i cassetti e le attese, un vaso che ho appena comprato si è spaccato in mille pezzi, io non compro vasi, questo mi piaceva era color malva, non ho più voglia di annaffiare tutti quei quadrifogli spumeggianti, pieni di vigore, ho creduto al tuo amore invece tu lo chiami "non funziona" parlando di noi. Besame mucho e danzo in salone da sola, sta scendendo il buio, è presto ma fra poco sarà inverno, ho qualche linea di febbre, l'anestesia che mi faccio e mi dico "come sto bene, ma guarda come sto bene, incredibile, vedi sto benone", cosa ti lascio di me e di te io cosa prendo? Prendo quella sera, in agriturismo, tornare da te dal bagno, superare tutti ed arrivare da te. Ti ho creduto, non era vero, chiamami come vuoi ma non chiamarmi amore. Ho comprato ...