Ancora

La musica mi passa attraverso, gettata a fiotti nelle orecchie, raggiunge lo stomaco, il cuore, la pancia. Ho spesso immaginato i miei organi dentro, non assomigliano ai pezzi estratti dai cadaveri, sono una cosa mia, ancora viva, rossa, pugni di cellule e sangue, battiti e spasmi disordinati, pesci palla trasparenti ed irrorati. All'università ci hanno detto di tenere vivi il cervello ed il cuore, di affamarli e poi saziarli, di strapazzarli, sorprenderli e scuoterli, ci hanno insegnato che è bene amarli con passione e strazio, con stupore, strappo e dolore. Ho imparato che la morte mi prenderà quando non avrò più voglia di salire, di vedere cosa c'è più in là, di assaggiare l'acqua fresca, di immergermi in mare, di amarti di nascosto dal mondo ma tanto sinceramente di fronte a me stessa. Ho capito che morirò quando non cercherò un'altra strada, una terza opzione, la fuga dalla fila, il riparo dalla routine, i calci all'obbedienza, morirò quando sarò troppo s...