Carne e cielo
Il mio male è cannibale
Il mio dolore è carnivoro
Questo corpo macina fibre e nervi masticando forte a sangue senza pace
Questo male mi somiglia, mi prende i lineamenti e me li sposta, gli occhi sono lontani dal limpido, ogni sensazione pulsante mi urla nel cristallino e mi palpita il cuore
Fa solo male, fa tutto male e non so sputarlo
Mi schiaccia al muro i lombi e non sanno più flettersi, non sono caldi, ma bruciano, però mi ghiacciano di orrore
Il bacino è trapanato dalla violenza di una febbre sotterranea inconsolabile
Fa solo male e non lascia respirare, non so spingerlo via, mi attanaglia
Mi prende tutto
Mi saccheggia
Mi sottrae
Mi ha catturato un piede con denti affilati e spilli aguzzi
Mi umilia
Il dolore mi mangia
Nella carne e nel grasso mi scorrono brividi di male puro, urge, spinge, strappa
Il dolore mi stravolge lo sguardo
Il male mi offende
C'è un cielo d'autunno
E nessuna cura
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