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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

La piattaforma

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  Sulla panchina mi sedevo con un sospiro, guardavo i miei figli giocare con i loro amici dentro a stagioni diverse di foglie e sassi, di vento e caldo, di quasi natale e nuvole grigie. Seduta sentivo fluire via tutto l'amore che avevo provato e rientrare quello nuovo, purificato, come sangue sporco che arriva ai polmoni e ne esce ossigenato, fresco e vivo. Tutto l'amore mi abbandonava, tutto l'amore mi riprendeva. La striscia della resistenza dei suoi peli sul petto. La traccia odorosa del mio sangue sul suo ombelico. Nessun dolore, lo sguardo che si libera, i pesi che momentaneamente si scaricano ai piedi di quella porticina, la testa rovesciata sul cuscino troppo alto, gli occhi aperti a prendermi tutto, gli occhi chiusi a sentire tutto. Il caffè si lascia sorseggiare ormai freddo, lungo tutto l'arco del tempo, facendo pellicola, ricevendo vibrazioni dal comodino accanto a noi, le nostre. L'abbraccio intrecciato, la testa sul suo petto e sentirci la sua voce rimb