Io in:"Ci vorrebbe l'amico..."

Dovrebbe farsi trovare davanti a casa mia per le otto e mezza precise,ora in cui ho già condotto il grande a scuola ed il piccolo dai nonni,corredato del mio latte appena munto.


Dovrebbe fischiarmi dalla strada,contento e garrulo come una rondine di primavera,e se assomigliasse a Peter O'Tool dei tempi d'oro poi,sarebbe perfetto.


Dovrebbe sorridermi con tutti i denti che ha,come se avesse visto la Madonna di Mejougori,avere i capelli profumati e l'alito fresco come l'Oceano Pacifico,abbracciarmi con il trasporto di un tir in marcia sulla Milano-Roma,e condurmi nei seguenti posti in ordine cronologico:
-In una meravigliosa pasticceria con sala da thè mozzafiato per fare una colazione fatta di assaggi caldi come bocconcini di strudel,fagottini con crema e mele,croissant ai frutti di bosco,trecce alla cannella,fruttini di marzapane,cappuccini schiumosi,tisane profumate,il tutto sorridendo e scherzando molto.
-Da un parrucchiere innovativo
-Da un estetista coraggioso
-Da un visagista-truccatore-illuminatore di sguardi molto esperto
-Da un sarto gay e molto bravo,che inventi vestiti su misura per me con quattro spilli fra le labbra e metri di stoffe preziose fra le braccia,mentre lui,Peter, non esce mai dal negozio,ma mi da consigli dolcissimi ed azzeccati,molto poco obbiettivi certo,di parte assolutamente di parte.
-All'hammam più bello di Roma per fare insieme il percorso più romantico e sexy,per farci massaggiare contemporaneamente dentro al bagno turco,per farci fare lo shampoo con il sapone di Aleppo in cubi,per mangiare frutta fresca e secca,imboccandoci a vicenda,nell'immensa vasca ad idromassaggio illuminata da dentro.
-A teatro,all'Opera,all'Auditorium per guardare,ascoltare,seguire ogni forma d'arte,mentre lui mi accarezza senza sosta il lobo dell'orecchio e mi fa delle bellissime treccine lisce,massaggiandomi la nuca
-Vorrei che lui di tanto in tanto mi ripetesse con tono mantrico e monotono alla namiorenghechiò, la seguente frase:sei bellissima,bravissima,buonissima
-A passeggiare sul Tevere pieno di foglie color miele e bronzo,attaccata al suo braccio e ridere pensa te, ridere un pò.
-A cantare nella sua macchina "Carma Karma Karma Chamaleon"a squarciagola
-A mangiare il pesce freschissimo su una terrazza sul mare,deserta e poco illuminata,dove ci sia solo il nostro tavolo apparecchiato per due,con candele altissime e chilometriche,che finchè non finiscono,non andiamo via
-A ballare il tango e Put your head on my shoulder in una balera anni 50
-A comprare libri con il carrello in una libreria notturna su via Nazionale
-A dormire soffocati in un abbraccio strappafiato con addosso una camicia da notte che non ho mai avuto:lunga fino alle caviglie, di raso e seta,con il corpetto di pizzo leggero, in una soffitta loft di via del Boschetto in pieno rione Monti,carica zeppa di musica e candele ed asciugamani di cachemere,dove ci sia un pianoforte bianco ed una chitarra acustica Fender che lui sà suonare benissimo,e qualche fiorellino profumato disseminato quà e là


Vorrei tornare a casa all'alba,con le autoreggenti smagliate,i capelli arruffati,l'espressione sulla faccia di chi è stato in compagnia di qualcuno che aveva voglia di stare proprio con te e nessun altro,di ascoltare come la pensavi,di sbirciare le tue facce più belle,con addosso la gioia concreta ed invasiva, di aver conosciuto qualcuno che come te,ha davvero voglia di essere felice...Ora.





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