Il sospiro



I tuoni rombano nel cielo d'Ottobre dopo che i lampi hanno illuminato a giorno una sera qualunque di grandine e temporale inaspettati.
Nel sole di oggi, nessuna traccia di vento ed acqua ed elettricità.
Stamane era un sole senza ombre, caldo e pulito, affogato dentro un azzurro lucido, tipico di un autunno dolcissimo, una stagione che ci traghetta dentro l'inverno senza scossoni nè bruschi cambiamenti.
Mi alzo per cambiare i calzini ai miei figli, per osservare la nostra cagnolina raggomitolata accanto a loro, è serena nonostante i vetri contengano spinte e spruzzi di acqua imbizzarrita.
Li cambio i miei figli, faccio loro indossare una tuta più comoda, pantaloni e maniche lunghe, guardo fuori il temporale, lo guardo dalla loro finestra, è un temporale diverso dal mio, dalla mia finestra ha un altro aspetto, un'altra violenza, un altro colore.
Sarebbe così bello poter scrivere guardandoti addormentato, abbandonato dentro ad un sonno morbido, la tua mano rovesciata sulla mia gamba, a non perdere il contatto di noi anche mentre sogni.
Ti guarderei da vicino, saremmo vicinissimi proprio come quando facciamo l'amore, ma stavolta in silenzio e senza muoverci, cercherei l'impercettibile palpito dei tuoi occhi sotto la pelle sottile delle palpebre, guarderei le tue labbra, il loro contorno, l'atteggiamento che prendono quando sono immerse nel riposo.
Fisserei il piccolo pulsare delle tue vene intorno alle tempie e ti racconterei piano quello che sto scrivendo ed il tono del temporale fuori.
Non sarebbe ancora l'ora di dormire, ma sei crollato, senza lamentele, senza sbadigli, sei semplicemente scivolato dentro un'altra dimensione ed ora dormi.
Semplicemente dormi accanto a me ora.
La prima febbre mi toglie forza, cammino lenta, la prima febbre mi avvolge i fasci profondi dei muscoli e della schiena, il collo è gonfio ed aspetto che ti svegli per sentirlo massaggiato sotto alle tue dita.
Ho fame però e voglia di cucinare, ti preparerei una zuppa fumante ed un bicchiere di vino rosso, castagne profumate di bosco ed una tisana per scaldare dolcemente la tua gola.
Che bello sarebbe mettere le nostre musiche e stare lì ad ascoltarle senza fare altro, senza fretta, senza orologi, senza interruzioni.

Ci rivestiamo sempre uno da una parte ed uno dall'altra del letto, ci guardiamo, talvolta ti avvicini, allacci un bottone, tiri su la lampo sulla mia schiena, sollevi i miei capelli perchè non restino intrappolati dentro al mio vestito.

Poi giriamo la chiave nella toppa, ed è allora che arriva quel sospiro, unanime, sincrono, profondo, un sospiro straziante, solo nostro.

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