Interpretazione dei sogni
Caffè, schiuma di latte, pane e marmellata, è mattina, c'è già tanta luce.
Io ed i miei due bambini a colazione.
"Sapete bambini mi è appena venuto in mente cosa ho sognato stanotte, era tutta una corsa angosciante, scendevo giù da un dirupo, sembrava di essere in montagna, era un percorso in discesa pieno di ostacoli, sassi, sterpi, rami, vuoti immensi, correvo, saltavo, avevo il fiatone, cercavo di evitare le buche, i massi sporgenti, l'inciampo nascosto sotto le foglie.
Correvo determinata, a testa bassa, concentrata, sudata, spaventata, andavo ed andavo, ma secondo voi dove stavo andando?"
Il piccolo, stropicciato di sonno e latte freddo, mi guarda in faccia e mi dice:"dove ti pare mamma, andavi dove ti pare".
Commenti
Se fossi uno che usa il web per ammorbare il prossimo (e anche quello dopo) con narcisisti piagnistei e compiaciuti alti lai, ti direi Silvia che si, anche io a volte corro, ma, a differenza di te, in salita. Pesto merde a piedi nudi, ascolto voci tra gli alberi che mi indicano la via sbagliata, rami spinosi mi graffiano il viso, vengo derubato da cappuccetto rosso. Ho pure dei pesi alle caviglie. Il terreno è fangoso e sento il risucchio dei miei piedi ad ogni passo. Poi, quando arrivo, trovo una multa sul parabrezza dei miei sogni.
Allora chiedo a colazione ai miei figli: "ragazzi, secondo voi che significato ha tutto questo?"
Mi risponde
l'infermiera: "Trentasette, la pianti di parlare da solo che oggi non è giorno di visita qui al manicomio. E finisca il suo Muesli." Io odio il muesli.
E la cosa più triste è che tutto questo non è nemmeno un sogno.
Ma per fortuna io non sono quel tipo di persona che ammorba ecc ecc
Anzi, devo dire che ultimamente vivo bene.
E devo dire che a farmi stare bene contribuiscono gli umorismi involontari che colgo qui, nel profondo Nord.
Certo, metti pure tutta la tua professionalità per correggere difetti di pronuncia, disartrie, dislalie, ma grazie a Dio nulla potete voi del settore contro gli strafalcioni linguistici. Venerdì una mamma, per giustificare dal punto di vista ereditario la scarsa propensione del suo pargolo verso una alimentazione varia, mi dice: "guardi, anche suo padre ha una alimentazione MONOGAMA".
Cannibale ma fedele.