Lacrime di tartaruga



Che strano piangere senza volerlo.
Era una sensazione buffa, come quando le si erano rotte le acque per partorire il suo primo figlio: usciva da lei con violenza, qualcosa che non era affatto in grado di trattenere.
Sul divano di pelle della psicoterapeuta era un pò così.
Aveva iniziato a piangere mentre raccontava, aveva provato a rificcare le lacrime dentro di sè con le unghie, spingendo il naso, inspirando, ma quelle erano testarde e volevano fuggir via dai suoi occhi, abbandonare quel sacchetto lacrimale e rigenerare nuove lacrime che chissà quando le sarebbero nuovamente spuntate fuori, in quale occasione.
Era strano stare di fronte alla sua terapeuta e piangere.
Era strano piangere di fronte a qualcuno che non ti può abbracciare o accarezzare il viso.
Era strano piangere davanti a lei, alzarsi e pagare.
Era strano poi, trovarsi fuori nel sole, a camminare senza più quel segreto sulla pancia, lasciato lì sopra al tavolinetto basso, vicino alla tartaruga di terracotta.

Ne aveva una identica lei a casa, di tartaruga di terracotta, lo aveva notato fin dalla prima seduta.

Commenti

Massimo ha detto…
LACRIME, TARTARUGHE, SEGRETI E SECRETI
Un segreto è ancora un segreto quando lo tiriamo fuori, quando lo condividiamo con qualcuno?
Si.
Segreto indica qualcosa di nascosto, di intimo, qualcosa che si conserva nel cuore, o, nel tuo caso, nella pancia.
Per inciso: guardando la fotografia, per fortuna la tartaruga (accrocchio muscolare ipertrofico invero assai poco femminile) non riguarda il tuo ventre infiocchettato, più adatto ad una danza del mentre (la danza che si esegue facendo anche qualcos'altro, resa famosa da Jimmy Durante).
Ma segreto, nella sua accezione di participio passato del verbo secernere (letteralmente "tenere con sè" nella sua radice latina, ma "buttare fuori" in senso comune) ha la stessa etimologia di secreto, che ha il significato opposto.
Questa contraddizione in termini sembrerebbe indicare che un segreto ha in sè la natura insita di essere condiviso, rivelato.
Come stupirsi allora se, una volta che la pancia abbia rivelato il proprio segreto, le ghiandole lacrimali per simpatia non abbiano avuto a riversare all'esterno le lacrime, ovvero il loro secreto? Sono esocrine, le piccole, vanno capite.
Bella l'immagine del sole che ti accoglie dopo la pioggia del pianto.
Dopo la pioggia del pianto i buoni proponimenti escono come lombrichi, attenta a non calpestarli.
Il pianto libera gli occhi: dopo il pianto, più lucidamente ci vediamo: non per niente si dice che il pianto è...salutare.
Ci vediamo.
silvia ha detto…
Massimo, ho un secreto:non faccio che schiacciare lombrichi.
Maledetta me.

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