Io in:"Risonanze..."


Ad una mia cara e vecchissima amica,dopo aver fatto una tac urgente,ipotizzano un tumore cerebrale in sede temporale destra,mi chiede pertanto,di accompagnarla ad effettuare la risonanza magnetica.
Io,quella mattina,l'aspetto per strada con in mano ciambelle allo zucchero e margherite di campo.
"Le lunghissime serate estive,trascorse nei vicoli bianchi accecanti,sedute su sedie di paglia a mangiare gnumeredd e braciole arrostite,le cerette sul tavolo da pranzo,i viaggi infiniti sulla Marozzi,le feste di capodanno a preparare piatti macrobiotici e cartellate fritte,i balli ridicoli con le gonne lunghe fino ai piedi,i concerti nelle masserie con le candele sopra ai tetti bassi,le confidenze,i segreti,le lettere scritte a penna,gli scambi di vestiti e scarpe,le imitazioni di Albanese ed i film di dogma 96,i taralli bolliti e le ruote di pizza che con mille lire ci mangiavamo in quattro sulla spiaggia,gli esami di maturità e le canzoni di Pino Daniele e dei Sud Sound System,i consigli sui libri tristi e quelli di Osho,la frittura dei panzerotti nella cucina di campagna,le chiese di Lecce,i lunghissimi pranzi di Ferragosto,i bagni nel mare cristallino,i fine settimana a Scanno,passati a ridere e ridere,i mercatini freak di incensi e cavigliere d'argento.
Le fotografie di noi nei vicoli di Napoli,il viaggio con la panda color crema,quando abbiamo fuso il motore,le cene a Trastevere che c'era troppa umidità lì dentro ma era bellissimo,le pere cosce del giardino di tuo nonno,i suoi racconti da marinaio e gli scogli tristi di Palese d'inverno.
La birra fredda ed i ricci di mare la mattina di Pasqua a colazione,il Natale nel trullo di Cisternino mentre fuori nevicava sugli ulivi e sulla terra rossa,i filmini di quando cantavamo al tramonto sulla terraza della valle d'Itria,la volta che ci siamo prese a calci ed io ho sfondato la porta della tua camera con gli anfibi viola,gli appunti di psicologia,i capelli che ti cadevano a ciocche dal balcone di casa tua,i disegni per spiegarti i percorsi del cuore."
Sei dentro al tubo con un casco in testa,i tappi nelle orecchie,degli strani cuscinetti davanti al mento,intorno c'è un rumore assordante,ti tengo la mano e ti strizzo le gambe per farti coraggio,ti avrei voluto raccontare tutto questo per distrarti,ma non mi avresti sentita,peccato.
Usciamo all'aria fresca del mattino,sorridenti e stanche per la tensione che ha finalmente lasciato spalle e cuore.
Non era un tumore,hai solo un buco in testa,così,dalla nascita.
L'ho sempre detto io che c'avevo un'amica bacata.

Commenti

Unknown ha detto…
Dio che sollievo... ho letto tutto d'un fiato e già sentivo il groppo in gola diventare sempre più soffocante...
ho tirato un sospiro alla fine.
Grazie a Dio!
Silvia ha detto…
che dire. fortunata la tua amica, per il buco in testa, e per l'amica che ha..
scrivi, scrivi...fallo anche per me, che vorrei e non riesco...
con ammirazione,
Silvia e Pietro
io ha detto…
Si,lo sò,ho giocato un pò con la suspence ma solo a buon fine,farvi partecipi dell'errore sulla capoccia della mia amica secca secca.
Chi vuole può e pertanto fa cara Silvia,così diceva mia nonna,almeno credo.
Io scrivo sul water(ed in quel caso sono post che fanno cagare,in autobus,al semaforo,a letto invece che guardare la triste televisione che ormai ha raggiunti picchi di obbrobrio terribili.
Vi bacio.
Buona pausa.
Silvia

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